Come riportato su Repubblica, la notizia è arrivata con delicatezza, tramite una storia su Instagram in cui l’artista ha spiegato il perché dell’annullamento del concerto previsto per il 12 luglio al Forte di Bard, in Valle d’Aosta. "Mi è stata diagnosticata la paralisi di Bell", ha detto con la voce pacata di chi sa che la verità, anche quando fragile, è sempre la scelta più forte.
E così, uno degli artisti più sensibili e colti della scena italiana (autore di canzoni che parlano di disagio mentale, solitudine, emarginazione), oggi si ritrova lui stesso a fare i conti con una fragilità fisica che richiede tempo, cura e pazienza.
Ma Cristicchi, come ha spesso dimostrato, non è tipo da nascondersi. Non ha scelto il silenzio, non ha lasciato parlare solo i comunicati stampa. Ha voluto spiegare, condividere, metterci la faccia. Anche ora che quella faccia è parzialmente bloccata.
La paralisi di Bell, per fortuna, è nella maggior parte dei casi temporanea. Ma non per questo è facile da affrontare. Per un artista, dover rinunciare a salire sul palco, annullare una data, deludere chi ti aspetta con entusiasmo, può essere un colpo difficile da digerire. Tuttavia, la sincerità di Cristicchi trasforma questo momento in un’opportunità di riflessione pubblica: sull’ascolto del proprio corpo, sul rispetto dei tempi di guarigione, sulla dignità del fermarsi quando serve.