
L’opera da record, così come riporta l’agenzia di stampa Ansa, permetterà una enorme riduzione dell’inquinamento da CO2 e un carico sensibile anche negli scarichi nel mare. Sempre il Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) ha fatto sapere che l’aspetto economico è davvero significativo: il costo per la realizzazione del ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde è oggi stimato in 10 miliardi. Dal 2019 al 2022, il reddito di cittadinanza ha avuto un impatto per le casse dello Stato di 25 miliardi.
Oltre a quanto già riferito, il Mit rileva anche in una nota che "la differenza, enorme, è che il Ponte è un investimento con benefici di lunghissimo periodo per tutto il sistema-Paese con particolare riferimento al Mezzogiorno. Soprattutto alla luce degli interventi, già programmati, per ammodernare le ferrovie in Calabria e in Sicilia con la velocizzazione e le tratte ad alta velocità/alta capacità. Con il completamento dell’alta velocità nelle due regioni e la messa in esercizio del Ponte, si stima un dimezzamento dei tempi di percorrenza da Roma a Palermo oggi pari a 12 ore, di cui un’ora e mezza per il solo traghettamento dei vagoni. Un risparmio significativo per i cittadini, le imprese, la logistica. Il Ponte sullo Stretto rappresenta un’opera strategica per il completamento delle reti transeuropee di trasporto e si inserisce nel tracciato del Corridoio multimodale Scandinavo-Mediterraneo".