
Tuttavia, la sua semplicità e il possibile significato simbolico la rendono affascinante, specialmente durante il periodo del Conclave per l'elezione del nuovo Papa.
Si tratta di una pasta con burro e parmigiano, forse con una spolverata di pepe, che oggi viene vista come un emblema della sobria gastronomia papale.
L'origine della "Pasta del Conclave" potrebbe risalire al XIII secolo, quando Papa Gregorio X, con la costituzione Ubi Periculum del 1274, impose regole precise per l'elezione papale, incluso il razionamento dei pasti per velocizzare il processo. In questo contesto, una ricetta semplice ma nutriente come questa avrebbe potuto rappresentare un pasto ideale per i cardinali. Nonostante non ci siano riferimenti liturgici, il nome "Pasta del Conclave" evoca un piatto adatto a un "regime di clausura": essenziale, senza fronzoli e adatto a tempi di ristrettezze. Ancora oggi, le cucine vaticane preparano piatti leggeri e nutrienti, in linea con l'ambiente riservato e silenzioso