Intanto, anche durante la giornata di Domenica 19 Novembre, continuerà a persistere un elevato rischio di burrasche in diverse regioni italiane. In particolare, sono attese correnti provenienti dai quadranti nord-orientali, che interesseranno principalmente le regioni meridionali, con una specifica incidenza sulla Puglia e sulle aree ioniche di Calabria e Basilicata. In queste zone, la velocità del vento potrebbe raggiungere i 50-55 km/h, e in alcuni casi locali, soprattutto in mare aperto, potrebbe intensificarsi fino a 60-70 km/h.
Situazioni ancora più critiche si prevedono sull'Appennino calabrese, dove i venti burrascosi potrebbero raggiungere picchi di oltre 100-110 km/h, in particolare nel comprensorio montuoso dell'Aspromonte. Tuttavia, è prevista un'attenuazione di questi fenomeni a partire da metà giornata nel Sud Italia.
Nella seconda metà di Domenica 19 Novembre, si prevede un ulteriore rinforzo dei venti di libeccio sul Golfo Ligure, con velocità che potrebbero oscillare tra i 40-50 km/h al largo, e intensificarsi fino a 70 km/h sul Mar di Corsica. Si attende un incremento della forza dei venti anche durante la notte tra Domenica 19 e Lunedì 20 Novembre.
Da evidenziare anche le intense raffiche di Foehn nelle valli alpine nordoccidentali, che interesseranno l'area tra il Piemonte occidentale e la Valle d'Aosta. Qui, si prevedono forti raffiche di favonio che potrebbero superare i 90-100 km/h, con valori ancora più elevati sulle creste di confine maggiormente esposte. Il Favonio, detto anche Foehn o Föhn, è un vento di caduta secco. Soffia quando una corrente d’aria incontra un ostacolo (catena montuosa, in questo caso le Alpi) ed è costretta a salire di quota per superarlo, per poi ridiscendere sul versante opposto. Facendo ciò, si raffredda e si espande, e l’umidità in essa contenuta dà vita alle precipitazioni. Superata la barriera montuosa, l'aria, ora priva di umidità, scende lungo i pendii, riscaldandosi per effetto della compressione adiabatica. Questo fenomeno può portare a un repentino aumento delle temperature in alcune zone di fondovalle.
La forza dei venti continuerà a farsi sentire anche nei giorni successivi. Dopo un inizio di settimana più calmo, verso metà della stessa si prevede l'arrivo di un vortice ciclonico vicino al nostro Paese, che potrebbe causare un nuovo e generale incremento dei venti dai quadranti nord-orientali, in particolare sul medio e alto Adriatico e su gran parte dell'area tirrenica centrale e settentrionale.
Ulteriori aggiornamenti verranno forniti nei prossimi appuntamenti.