Andiamo con ordine. In questi giorni una massa di aria gelida in discesa dal Polo Nord sta scendendo di latitudine destabilizzando non poco le condizioni meteo-climatiche del Canada. Nel corso della settimana natalizia questo imponente lago gelido si riverserà con decisione negli USA investendo in pieno Stati come Montana, Dakota, Wyoming, Nebraska e Minnesota, dove le temperature raggiungeranno valori diffusamente intorno ai -35°C su località pianeggianti, accompagnate anche da bufere di neve. La mappa qui sotto mostra l'anomalia termica attesa con valori fino a -20°C rispetto alle medie (colore violetto/rosa): si tratta di un'ondata di gelo eccezionale sia per le temperature, sia per l'estensione che raggiungerà questa bolla gelida.
Questo sarà solo l'antipasto di una fase invernale che per molti versi si farà estrema. Secondo il National Weather Service, tra Mercoledì 21 e Sabato 24 Dicembre, dal Nord/Ovest all'Est del Paese le temperature massime saranno molto più basse rispetto alla media del periodo. Nel Midwest sono attese tempeste di neve, forti temporali, anche con possibili tornado con inevitabili pesanti ripercussioni sui collegamenti aerei, ferroviari e stradali.
Entro il weekend natalizio la massa di aria gelida dilagherà anche a Sud, raggiungendo gli stati affacciati al Golfo del Messico portando la neve su Mississippi, Alabama, Georgia, a tratti anche sulla Florida settentrionale. Un evento storico per queste località abituate a climi ben differenti e quasi tropicali!
BIANCO NATALE A NEW YORK. La Viglia di Natale il carico gelido conquisterà agevolmente la costa orientale da Washington DC a Baltimora passando per New York e Philadelfia fino ad arrivare a Boston. Per la gioia dei bambini e di tutti gli amanti della neve si prefigura dunque un bianco Natale con temperature minime anche di -15/-20°C in città come Indianapolis (Indiana), Columbus (Ohio), Pittsburgh (Pennsylvania) e fino a -10°C a New York.
E in Italia? Prima di tutto va fatta una doverosa premessa: le configurazioni che riguardano il continente Nord Americano non hanno alcun effetto sul tempo atteso in Europa, siamo troppo distanti e soprattutto sono dinamiche "locali", cioè non possono riguardare l'intero emisfero! Detto ciò, pare proprio che il Generale Inverno possa tornare ad alzare la voce verso la fine di questo strano 2022; non è da escludere infatti un'ondata di freddo in discesa dalla Scandinavia con effetti diretti su molte delle nostre regioni. Avremo modo di riparlarne...