Va fatta una doverosa premessa: le stagioni non cambiano mai di punto in bianco. Le fasi di transizione spesso sono caratterizzate da repentini passaggi dal freddo al caldo (o viceversa) con un'alternanza di situazioni che può anche durare per delle settimane (i classici periodi in cui non si sa bene come vestirsi!). Nel linguaggio meteorologico, questa fase è comunemente indicata con il termine “ciclone equinoziale” (o “tempesta equinoziale”): una definizione che descrive una configurazione complessa e dinamica, tipica dei periodi attorno agli equinozi, durante i quali il contrasto tra le masse d’aria calda subtropicale e quelle più fredde di origine polare raggiunge la massima intensità.
Questi sistemi possono generare precipitazioni intense e persistenti, venti tempestosi e, lungo le coste, anche mareggiate di una certa rilevanza, soprattutto in presenza di cicloni Mediterranei (le classiche ondate di maltempo che purtroppo possono innescare alluvioni lampo e allagamenti).
TEMPESTA EQUINOZIALE: LA DATA CHE SEGNERA' LO STOP ALL'ESTATE
Il nostro sguardo è rivolto all'inizio dell'Autunno astronomico (quest'anno avverrà Lunedì 22 Settembre, ecco la data di svolta da segnare sul calendario): la risalita dell'alta pressione delle Azzorre verso latitudini molto elevate potrebbe innescare la discesa di fredde correnti polari che dilagherebbero dapprima sull'Europa centrale, per poi scendere di latitudine.
La mappa qui sotto mette bene in evidenza l'evoluzione prevista con la tempesta equinoziale sospinta da aria fredda in rapida discesa dal Nord Europa; successivamente le correnti riuscirebbero a sfondare sul bacino del Mediterraneo favorendo la formazione di un ciclone.
Se tale proiezione dovesse essere confermata, ci troveremmo di fronte ad una fase molto dinamica, con un drastico calo delle temperature che in pochissimo tempo si porterebbero fin sotto le medie climatiche di riferimento, anche di diversi gradi. Attenzione poi alle piogge, perché al momento non possiamo escludere la formazione di un ciclone sul Mediterraneo, alimentato dalle fredde correnti in arrivo direttamente dal Nord Europa: insomma, potremmo aver a che fare con una fase di forte maltempo su molte delle nostre regioni con possibilità di violenti temporali (a causa dei contrasti che potrebbero crearsi) e nubifragi.
Come anche la cronaca recente ci insegna, queste temibili macchine atmosferiche possono scaricare fino a 150/200 mm di pioggia in pochissime ore: tenete presente che questa è la quantità d'acqua che cade solitamente in quasi 2 mesi in molte città italiane in questo periodo. Questo potrebbe tradursi in un serio rischio alluvionale su alcune zone maggiormente esposte alla tempesta.
Vi terremo naturalmente aggiornati su questa evoluzione.