Ma attenzione, nel corso del weekend potranno scoppiare degli improvvisi temporali su alcune delle nostre regioni.
NUOVA VAMPATA AFRICANA
Già dalla giornata di Venerdì 6 Giugno, dalle coste algerine e marocchine, si estenderà un promontorio del più vasto anticiclone sub-sahariano, supportato da masse d'aria molto calde di origine subtropicale. Di fatto, questa particolare configurazione meteo è tipica del mese di Luglio (specie negli ultimi 15/20 anni) con una sorta di blocco anticiclonico in grado di provocare le prolungate ondate di calore.
Sabato 7 Giugno avremo condizioni meteo stabili e soleggiate e un clima davvero molto caldo su buona parte del Paese (da segnalare solo dell'instabilità, con isolati temporali sulle Alpi di confine): le temperature risulteranno diffusamente oltre le medie climatiche, con punte fin verso i 30-32°C al Centro-Sud e anche ben superiori in Sardegna. Qualche grado in meno solamente al Nord, dove i valori si manterranno più in linea con il periodo.
DOMENICA 8: PICCO DEL CALDO, MA OCCHIO AI TEMPORALI
L'alta pressione sub-tropicale ci terrà compagnia anche Domenica 8 Giugno determinando un ulteriore incremento dei valori termici con picchi oltre i 34°C al Sud e sulle due Isole Maggiori. In questo contesto di caldo umido, il disagio biometeorologico calcolato dallo Stress Index, indice che combina gli effetti sul corpo umano di elevate temperature ed umidità, salirà fino al livello di cautela soprattutto sulla Romagna, sulle regioni adriatiche e in Puglia. I rischi e le conseguenze più comuni sono: nausea e vomito, pelle arrossata talora con perdita della capacità di sudorazione, respirazione o battiti cardiaci accelerati, mal di testa, crampi o debolezza muscolare, stato confusionale e perdita di conoscenza.
Attenzione però: oltre al disagio per l'afa, con il caldo aumenterà pure l'energia potenziale in gioco (altissima umidità nei bassi strati dell'atmosfera) e soprattutto i contrasti termici vengono particolarmente esaltati creando un mix micidiale per lo sviluppo di celle temporalesche. E' proprio ciò che potrebbe accadere nella seconda parte di Domenica su Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, quando un fronte d'aria fresca e instabile in discesa dal Nord Europa riuscirà a scalfire la cupola anticiclonica. Su questi settori non escludiamo la formazione di temporali particolarmente violenti, con elevato rischio di grandinate.