Come sempre per poter tracciare una tendenza a così lunga scadenza dobbiamo affidarci alle cosiddette previsioni stagionali: un tempo decisamente poco affidabili e mero oggetto di studio e di interesse per curiosi e appassionati, le proiezioni stagionali sono oggi diventate un valido strumento di prognosi scientifica, con decisivi contributi nella valutazione climatica a lunga scadenza. In Europa leader del settore è il Centro Europeo per la Previsione Meteorologica a Medio termine, ECMWF.
Secondo gli ultimi aggiornamenti tra Aprile e Maggio le TEMPERATURE risulteranno ben sopra la media, con scostamenti rispetto ai valori di riferimento tra +1 e +3°C su buona parte del bacino del Mediterraneo. Come mostra la mappa qui sotto, al momento le anomalie più marcate riguarderebbero il Centro-Sud dove non sono dunque da escludere le prime ondate di calore di stagione, in anticipo rispetto alla stagione estiva, anche se negli ultimi anni, complice il cambiamento climatico, questa situazione sta diventando una costante.
Il pericolo, determinato dai contrasti tra un caldo fuori norma e improvvise irruzioni, non è da sottovalutare: i fenomeni estremi sono sempre più frequenti anche in Italia, specialmente durante la stagione primaverile, come violenti temporali (anche con grandine), tornado o nubifragi. Pure il mese di Maggio potrebbe seguire questo trend con valori termici ben sopra la media e addirittura con le prime fiammate di calore simil-estive in grado di farci addirittura superare i 30°C in caso di avanzate del temibile anticiclone africano.
ESTATE 2024. Le ultime mappe stagionali sono chiare: già con l'avvio di Giugno le temperature potrebbero risultare ben sopra la media climatica su buona parte dell'Europa centro-occidentale, Italia compresa. La causa va ricercata, ancora una volta, nella particolare configurazione sinottica a livello emisferico; se fino a pochi anni fa a dettar legge sul Vecchio Continente era la più mite alta pressione delle Azzorre (di origine oceanica) ultimamente stiamo assistendo ad una sempre maggiore invadenza di masse d'aria provenienti dal Nord Africa, le responsabili delle ondate di calore più intense e persistenti, anche sull'Italia.