La rinnovata stabilità atmosferica dovuta alla rimonta di un campo di alta pressione, colmo di aria decisamente mite in quota, unita all'assenza di vento, favorirà la formazione di foschie o nebbie: occhi puntati, in particolare, già dalle prossime ore alle pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, nonché alle vallate interne del Centro, settori dove i banchi nebbiosi potranno anche risultare localmente densi e durare per diverse ore anche durante la giornata, oltre che nelle ore notturne.
In presenza di nebbia nel corso delle ore diurne le temperature massime si manterranno piuttosto basse.
Questa situazione durerà almeno fino a Mercoledì 18 Dicembre, con un'alta pressione sempre ben presente sull'Europa centro-occidentale.
Uno scenario di questo tipo favorirà, purtroppo, l'accumulo di smog nei bassi strati con conseguente peggioramento della qualità dell’aria, non solo dove la nebbia risulterà più persistente, ma in generale nelle grandi aree urbane.
Tra le zone con qualità dell'aria peggiore troveremo, come capita sovente in questi casi, la Valle Padana che, per la sua conformazione geografica che la vede “chiusa” tra la catena alpina e quella appenninica, può incorrere facilmente in situazioni di inquinamento acuto nelle aree urbane, a causa della scarsa ventilazione e di un pessimo rimescolamento dell’atmosfera in prossimità del suolo.
Come possiamo vedere dalla mappa qui sotto, relativa alla qualità dell'aria, le città più inquinate nel corso della prossima settimana saranno: Milano, Torino, Bologna, ma anche Verona, Padova e Venezia.
PER APPROFONDIRE: previsioni sulla qualità dell'aria e sull'inquinamento atmosferico