Pluto, il possente anticiclone di matrice africana che sta dominando il quadro meteorologico nazionale, regala giornate stabili, soleggiate ma, soprattutto, segnate da un caldo estremo, con valori termici che in molte città italiane stanno superando abbondantemente i 36-37°C, arrivando in alcune zone interne e di pianura persino a toccare i 40°C. Ma questa morsa infuocata, seppur ancora resistente, comincerà lentamente a scricchiolare.
Già nei prossimi giorni, secondo le proiezioni dei principali centri di calcolo, l'atmosfera mostrerà i primi segni di instabilità. Tra Lunedì 30 Giugno e Mercoledì 2 Luglio, si registrerà un progressivo aumento dell'incidenza dei temporali, che non si limiteranno più esclusivamente alle zone alpine o prealpine, ma si spingeranno con maggior frequenza anche su alcune aree di pianura del Nord Italia.
LE ZONE A RISCHIO TEMPORALI
Le aree più a rischio, oltre ai rilievi del Nord, saranno in particolare la Liguria, soprattutto i settori appenninici e alcune zone della Valle Padana, con la Lombardia e il Veneto in prima linea. Non si esclude inoltre qualche fenomeno isolato capace di sconfinare verso i settori settentrionali dell'Emilia Romagna.
Saranno temporali localmente intensi, accompagnati da grandinate, colpi di vento e repentini cali termici, seppur temporanei.
LA DATA DA SEGNARE SUL CALENDARIO?
Il primo fine settimana di Luglio, che potrebbe segnare l'inizio della fine per la canicola di Pluto quando un abbassamento del flusso atlantico dovrebbe mettere seriamente in crisi la sua struttura. Con il rinforzo delle correnti umide e fresche di origine oceanica, si prevede l’arrivo di una più organizzata parentesi instabile, la quale, oltre a riportare temporali diffusi, sarà accompagnata da un più marcato calo termico, in particolare al Nord e su parte delle regioni centrali.
Insomma, dopo giorni asfissianti e caldo record, una parte d'Italia potrebbe finalmente respirare. Seppur il cambiamento non sarà immediato e graduale, si tratterebbe comunque di un segnale importante verso una fase meteorologica più dinamica e meno estrema, almeno per quanto riguarda il Nord del Paese.
Dobbiamo tuttavia attendere ancora conferme vista la distanza in sede previsionale.
Il consiglio, dunque, è di non abbassare la guardia nei prossimi giorni: se da un lato il caldo rimane il protagonista su gran parte dell’Italia, dall’altro il rischio di temporali violenti al Nord è destinato ad aumentare.
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