Meteo: Incendi disastrosi in Canada, ma il fumo è qui; cosa nasconde questo strano fenomeno

Meteo: Incendi disastrosi in Canada, ma il fumo è qui; cosa nasconde questo strano fenomeno

Incendi disastrosi in Canada: il fumo raggiunge persino l'Italia

Incendi disastrosi in Canada: il fumo raggiunge persino l'Italia
Negli ultimi giorni degli incendi disastrosi stanno mettendo in ginocchio il Canada. Migliaia di residenti sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni, mentre numerosi edifici sono stati distrutti. Diverse province hanno dichiarato lo stato d’emergenza per far fronte alla crisi. La vastità del fenomeno è testimoniata dai dati relativi alla superficie devastata dalle fiamme, che ha già superato i 2,2 milioni di ettari, un'area più estesa dell'intera Slovenia.

Nelle ultime ore una densa foschia grigiastra ha avvolto molto regioni italiane, in particolare quelle del Nord Ovest e parte del versante tirrenico. Le rilevazioni scientifiche condotte dall'ARPA Valle d'Aosta hanno confermato l'incredibile realtà: si tratta di fumo proveniente dagli incendi boschivi in corso in Canada.

IL FUMO DEGLI INCENDI HA RAGGIUNTO L'EUROPA E L'ITALIA
Gli incendi sono talmente vasti che il fumo prodotto (in termine tecnico viene chiamato "wildfire plume") si è alzato per decine di km in atmosfera ed è stato poi agganciato dalle correnti portanti in quota (jet stream): come in un immenso ingranaggio atmosferico, dopo un lungo viaggio queste polveri hanno oltrepassato l'oceano Atlantico fino ad arrivare sull'Europa centro-occidentale e sull'Italia. L'immagine satellitare mostra in maniera eloquente la cappa di fumo presente sul nostro Paese, in particolare sulle regioni del Centro Nord dove infatti il cielo si presentava color giallino/grigio nella mattina di Lunedì 9 Giugno.Il fumo degli incendi visto dal satellite ha raggiunto l'Europa e l'Italia

Il fumo degli incendi visto dal satellite ha raggiunto l'Europa e l'Italia
EFFETTI SULLA QUALITA' DELL'ARIA
Il fumo trasportato da questi pennacchi contiene sostanze inquinanti come particelle fini (PM2.5 e PM10), gas nocivi tra cui monossido di carbonio e ozono troposferico, oltre a minuscoli frammenti di cenere. Questi elementi, anche a grandi distanze dall’incendio, possono peggiorare significativamente la qualità dell’aria e provocare disturbi respiratori e cardiovascolari, soprattutto tra le fasce più a rischio della popolazione, come anziani, bambini e persone con patologie respiratorie preesistenti.

Inoltre, le colonne di fumo composte da vapore acqueo, particelle di fuliggine e fumo stesso possono salire fino alla stratosfera, portando gli inquinanti a quote atmosferiche elevate e facilitandone la diffusione su scala globale.

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