Nelle ultime ore una densa foschia grigiastra ha avvolto molto regioni italiane, in particolare quelle del Nord Ovest e parte del versante tirrenico. Le rilevazioni scientifiche condotte dall'ARPA Valle d'Aosta hanno confermato l'incredibile realtà: si tratta di fumo proveniente dagli incendi boschivi in corso in Canada.
IL FUMO DEGLI INCENDI HA RAGGIUNTO L'EUROPA E L'ITALIA
Gli incendi sono talmente vasti che il fumo prodotto (in termine tecnico viene chiamato "wildfire plume") si è alzato per decine di km in atmosfera ed è stato poi agganciato dalle correnti portanti in quota (jet stream): come in un immenso ingranaggio atmosferico, dopo un lungo viaggio queste polveri hanno oltrepassato l'oceano Atlantico fino ad arrivare sull'Europa centro-occidentale e sull'Italia. L'immagine satellitare mostra in maniera eloquente la cappa di fumo presente sul nostro Paese, in particolare sulle regioni del Centro Nord dove infatti il cielo si presentava color giallino/grigio nella mattina di Lunedì 9 Giugno.
Il fumo trasportato da questi pennacchi contiene sostanze inquinanti come particelle fini (PM2.5 e PM10), gas nocivi tra cui monossido di carbonio e ozono troposferico, oltre a minuscoli frammenti di cenere. Questi elementi, anche a grandi distanze dall’incendio, possono peggiorare significativamente la qualità dell’aria e provocare disturbi respiratori e cardiovascolari, soprattutto tra le fasce più a rischio della popolazione, come anziani, bambini e persone con patologie respiratorie preesistenti.
Inoltre, le colonne di fumo composte da vapore acqueo, particelle di fuliggine e fumo stesso possono salire fino alla stratosfera, portando gli inquinanti a quote atmosferiche elevate e facilitandone la diffusione su scala globale.