
Oggi cercheremo di capire perché il COVID-19 è meno MORTALE con il CALDO.
Come riportato dall'edizione online del quotidiano "Avvenire", un gruppo di ricercatori italiani e americani ha recentemente segnalato che esiste una forte correlazione inversa, statisticamente significativa tra le alte temperature mensili medie con il numero di decessi.
In pratica, più fa caldo, più il Covid-19 si indebolisce
Nella parte conclusiva della ricerca "Correlazione tra temperature medie giornaliere e tasso di mortalità correlato a Covid-19 in diverse aree geografiche" Francesca Benedetti, Maria Pachetti, Bruna Marini, Rudy Ippodrino, Robert C. Gallo, Massimo Ciccozzi e Davide Zella sono davvero espliciti: "I nostri dati indicano che le misure di allontanamento sociale hanno maggiore successo in presenza di una temperatura media giornaliera più elevata nel ridurre il tasso di mortalità correlato a Covid-19 e un alto livello di densità di popolazione sembra avere un impatto negativo sull’effetto delle misure di blocco".
Viene poi fatto riferimento al 40° parallelo, che viene identificato come una sorta di "GRANDE MURAGLIA" nel mese di Aprile: "Ad aprile la latitudine di 40° è un chiaro separatore: nelle aree situate sopra i 40° il numero di morti aumenta significativamente rispetto aree situate sotto i 40°. A marzo notiamo l’estremo valore dei decessi su un milione di persone in Lombardia, in Italia, come conseguenza della precedente diffusione dell’epidemia".
Questo spiega perché il virus non abbia sfondato nel Mezzogiorno né in Africa, anche se ora occorre tenere presente che l’emisfero australe sta entrando nella fase invernale.