Meteo: da metà GENNAIO IMPORTANTI NOVITA', GELO e NEVE in Italia per colpa dello STRATWARMING. AGGIORNAMENTI

Meteo: da metà GENNAIO IMPORTANTI NOVITA', GELO e NEVE in Italia per colpa dello STRATWARMING. AGGIORNAMENTI

Gennaio 2021: il gelo russo attaccherà l'Europa e poi l'Italia
Giungono importanti conferme dai principali modelli climatici internazionali: l'inverno è pronto a fare la voce grossa anche sull'Italia. Da metà gennaio, infatti, le prospettive si fanno piuttosto interessanti, con irruzioni di gelo direttamente dalla Russia, verso l'Europa continentale e il Mediterraneo. I
Il tutto sarebbe provocato da un intenso
stratwarming in corso sopra il Circolo Polare Artico e dalla conseguente frantumazione del Vertice Polare. Ciò, come accennato, avrebbe dei gelidi effetti pure per l'Italia, dove le nevicate potrebbero tornare presto a farci visita.

Facciamo dunque punto della situazione per capire le motivazioni, delineando poi una tendenza su temperature e precipitazioni.

Da alcuni giorni sopra al Polo Nord si è innescato un improvviso stratwarming (mappa sottostante): con questo termine, in meteorologia, si fa riferimento ad un anomalo e intenso riscaldamento della stratosfera terrestre, proprio sopra la regione artica, nell'ordine anche di 50/60°C nel giro di pochissimi giorni. Tale riscaldamento, una volta attivatosi, tende gradualmente ad espandersi verso l'alta troposfera, con ripercussioni sul Vortice Polare: il settore immediatamente inferiore, infatti, viene costretto a deformarsi (dislocazione del vortice polare) o addirittura a suddividersi in 2-3 minimi distinti (si parla in questo caso di SPLIT del vortice polare), i quali poi viaggiano in parte verso le medie latitudini, provocando ondate di freddo fin nel cuore del Vecchio Continente e fin sul nostro Paese.
Da ricordare, per esempio, la storica ondata di fredda del 1985, così come quelle del 1929, del 1956 e del 1963, legate proprio ad un riscaldamento stratosferico di questo genere.

L'evoluzione prevista per i prossimi giorni, che peraltro rappresentano statisticamente il periodo più freddo dell'anno, propende per una rottura del Vortice Polare che sarà costretto a dislocarsi dalla sua sede naturale, con esponenziale aumento delle possibilità per l'arrivo di masse d'aria gelida. La nostra attenzione si concentra sul comparto russo dove già si è formato il famigerato anticiclone siberiano (o Orso Russo, come viene simpaticamente chiamato dagli appassionati di meteorologia). Si tratta in sostanza di un'alta pressione termica, che si forma per l'accumulo di aria gelida nei bassi strati, in seguito alla forte e prolungata dispersione del calore accumulato di giorno durante la stagione fredda con temperature fino a -30°C.

L'ipotesi (che il Centro Europeo ultimamente sta confermando) è che intorno al 14/15 gennaio parte di questa poderosa bolla gelida possa scivolare dapprima verso l'Europa orientale e poi in direzione dell'Italia, dando così il via ad un'ondata di gelo piuttosto intensa. Da valutare poi la possibile formazione di profonde aree di bassa pressione sul bacino del Mediterraneo con il rischio di precipitazioni nevose fin sulle pianure e le coste a causa delle temperature già molto basse. Su questi aspetti occorrerà pazientare ancora qualche giorno, vista la distanza temporale elevata.

Ne riparleremo nei nostri prossimi aggiornamenti.




Stratwarming: riscaldamento anomalo e inaspettato della stratosfera sopra il Polo Nord
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