Ma cosa sta succedendo esattamente? L’aria calda di origine sahariana sta iniziando a conquistare il nostro Paese, spinta da un potente anticiclone subtropicale. Questo tipo di configurazione atmosferica non porta solo cielo sereno e sole a volontà, ma anche un riscaldamento anomalo dell’aria per via di un processo chiamato subsidenza: l’aria scende, si comprime e si scalda ulteriormente.
Il risultato? Temperature roventi di giorno, ma anche notti tropicali con caldo afoso e opprimente, soprattutto nei centri urbani dove l’asfalto trattiene il calore. E se durante le ore centrali si può parlare di caldo secco, dopo il tramonto la situazione cambia: l’umidità sale e la sensazione di disagio fisico aumenta in modo significativo.
ESCALATION TERMICA IN VISTA
Tra giovedì 12 e domenica 15 giugno, si toccheranno punte davvero elevate: Firenze e Bologna fino a 38°C, Roma sui 37°C, Milano vicina ai 36°C, Sud e Sardegna interna oltre i 40-42°C.
In alcune aree, come la Val Padana, l’indice di stress termico sarà molto alto, a causa della scarsa ventilazione e dell’umidità stagnante. Una combinazione che mette a dura prova il nostro corpo.
Il caldo intenso sarà protagonista ancora per diversi giorni. Tuttavia, dall’inizio della prossima settimana si intravede un possibile cambio di rotta: l’arrivo di correnti più fresche potrebbe portare temporali sparsi, specie al Nord, con una parziale attenuazione delle temperature più estreme.
Insomma, Scipione ci ricorda ancora una volta che l’estate mediterranea è cambiata: il cambiamento climatico sta rendendo sempre più frequenti queste ondate di calore africano, con effetti sempre più marcati sul nostro benessere quotidiano.