Un'ondata di calore di eccezionale intensità sta iniziando ad avvolgere il nostro Paese, complice l’arrivo dell’anticiclone subtropicale Scipione. Si tratta di una struttura di alta pressione di matrice sahariana, la cui caratteristica principale è la subsidenza: l’aria in quota tende a scendere verso il basso, comprimendosi e riscaldandosi ulteriormente. Questo meccanismo genera non solo condizioni atmosferiche fortemente stabili e un cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso su tutta l'Italia, ma anche un’impennata delle temperature massime.
Il fenomeno, tipico delle intrusioni africane nel Mediterraneo, porta con sé un caldo abbastanza secco nelle ore centrali della giornata, con livelli di umidità relativamente contenuti. Tuttavia, con il calare del sole e l’aumento dell’umidità relativa al suolo, soprattutto nei centri urbani, dove il calore ristagna tra cemento e asfalto, il disagio termico aumenta vertiginosamente. L’aria si fa più pesante, la ventilazione si riduce e la sensazione si trasforma in “caldo afoso”, percepito come oppressivo e spossante, specie dopo il tramonto.
ESCALATION TERMICA E DISAGIO FISICO
Tra Giovedì 12 e Domenica 15 Giugno l’Italia affronterà una vera e propria escalation termica. Le temperature saliranno fino a toccare valori che, sebbene ormai non più così rari, restano comunque eccezionali per la prima metà di Giugno. A Firenze e Bologna si attendono picchi di 38°C, Roma si fermerà appena un grado sotto, mentre Milano sfiorerà i 36°C, dato questo particolarmente rilevante se si considera la latitudine e il periodo dell’anno.
Al Sud il termometro salirà fino a 40°C, ma saranno le aree interne della Sardegna a vivere le condizioni più estreme, con punte fino a 41/42°C.
Questo inizio di Giugno assumerà quindi contorni eccezionali, ma purtroppo non è un evento isolato. È figlio infatti del cambiamento climatico che negli ultimi anni sta ridisegnando le estati italiane, trasformandole da stagioni miti e ventilate a lunghi periodi di canicola simile a quella nordafricana.
Per vedere qualche segnale di cambiamento, bisognerà attendere l'inizio della prossima settimana quando l'arrivo di venti relativamente più freschi, provocherà temporali sempre più frequenti, localmente violenti e, soprattutto, una parziale attenuazione del grande caldo, a partire dalle regioni del Nord.