Ad innescare questa veloce fase di maltempo sarà un flusso molto instabile di correnti atlantiche in quota che andrà ad interagire con le masse d'aria calde tutt'ora presenti sul nostro Paese. Occhi puntati, tra il pomeriggio e la serata, sulle province di Mantova, Verona, Vicenza, Padova e Venezia dove saranno possibili dei temporali con grandine grossa (fino a 2-3 cm di diametro). Entro la serata i fenomeni temporaleschi raggiungeranno anche il Friuli Venezia Giulia, anche qui con possibili grandinate con chicchi di grosse dimensioni.
Su tutti questi settori si potranno formare le temibili supercelle temporalesche, fenomeni che colpiscono aree ristrette ma che sono in grado di scatenare grandinate e forti colpi di vento.
Le supercelle si distinguono dalle altre formazioni temporalesche soprattutto per il loro imponente corpo ascendente (updraft) rotante che crea una circolazione ciclonica (in senso anti-orario nel nostro emisfero) in miniatura, detto anche "mesociclone".
Tra i loro effetti più dirompenti, oltre alle precipitazioni intense sotto forma di nubifragi, troviamo i cosiddetti "downburst" che non sono altro che intensissime raffiche di vento con punte anche superiori ai 100 km/h le quali, nella fattispecie, potrebbero interessare le basse pianure di Lombardia e Veneto.
Massima attenzione, inoltre, al fenomeno della grandine che potrà raggiungere dimensioni notevoli a causa dello sviluppo in altezza (anche di 10/12 km) dei sistemi temporaleschi. Infine, ma il rischio è fortunatamente più basso, da non sottovalutare la possibile formazione di tornado. La mappa qui sotto mette bene in evidenza le zone più a rischio nelle prossime ore.
