Grazie ai dati e alle statistiche siamo già in grado di stilare una prima tendenza su quello che potrebbe essere l'avvio del prossimo autunno.
Ebbene, secondo l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) nei prossimi mesi potrebbe tornare la NINA. Ma di cosa si tratta?
Tale fenomeno indica un raffreddamento della temperatura delle
acque superficiali dell'Oceano Pacifico centrale ed orientale che di frequente influenza il clima del nostro Pianeta, con diversi riflessi anche in Europa e in Italia.
L'ultimo rilevamento della temperatura superficiale delle acque dell'Oceano Pacifico (maggio 2020) era superiore media stagionale (+0,8°C), mentre ora pare esserci un cambio di scenario con una tendenza al ribasso (+0,4). Nei prossimi mesi potrebbe scendere ancora, attestandosi al di sotto dello zero.
Un calo delle temperature relative alle acque pacifiche, quali influenze potrebbe avere in Europa e in Italia?
E' ipotizzabile che un ritorno del fenomeno della NINA possa incrementare l'ingresso di numerose perturbazioni verso il Mediterraneo,
le quali non troverebbero alcun ostacolo da parte di un'alta pressione
che potrebbe invece rifugiarsi sul Nord Africa. L'avvio dell'autunno, se ciò venisse confermato, sarebbe piuttosto piovoso, ma anche mite per l'avvento di aria di origine atlantica mixata con quella ancora calda al suolo.
Sarà davvero questa la strada che percorrerà la prossima stagione? Nulla è certo in meteorologia. Si
tratta pur sempre di tendenze a lungo termine che necessitano di
ulteriori conferme nelle prossime settimane, soprattutto a seguito di altri dati di cui prontamente vi daremo conto.