
Insomma, l'inizio della prossima settimana si presenterà all’insegna della calma atmosferica, grazie a un robusto campo di alta pressione che garantirà tempo stabile su gran parte dell’Italia. Le giornate saranno spesso soleggiate, con poche nubi e un clima tutto sommato tranquillo, anche se non mancheranno nebbie e foschie nelle pianure e nelle valli , soprattutto al Nord. Questo anticiclone, però, non resterà confinato alle nostre latitudini: la sua spinta verso nord, fino a Scandinavia e Islanda, finirà per aprire un varco per masse d’aria molto più fredde, preparando il terreno a un cambiamento improvviso e deciso, una vera e propria svolta gelida.
ARRIVA UN'ONDATA DI GELO
Proprio a cavallo di Mercoledì 31 dicembre e il primo giorno del nuovo anno, la situazione meteorologica cambierà radicalmente. Un’irruzione di aria gelida artico-continentale, in arrivo direttamente dalle lontane terre del Circolo Polare Artico, raggiungerà l’Italia portando un brusco calo delle temperature. Il gelo notturno sarà diffuso, in particolare al Nord e nelle zone interne del Centro, con valori ben al di sotto delle medie stagionali e con temperature molto rigide anche di giorno. Si tratterà di un vero e proprio passaggio a condizioni pienamente invernali, ulteriormente percepibile anche dalla sensazione di freddo accentuata dai venti orientali.
FREDDO, MA ANCHE RISCHIO INSTABILITA'
L’arrivo del freddo intenso, come spesso capita con questo genere di configurazioni, potrebbe avere ripercussioni anche sul fronte meteo, rendendo l’atmosfera più instabile. Con i primi giorni del 2026 si eleverà dunque il rischio di piogge e possibili nevicate a quote basse, al momento più probabili sulle regioni del Centro-Sud adriatico, geograficamente più esposte alle gelide correnti nordorientali, mentre il Nord potrebbe rimanere più spesso sotto cieli sereni o poco nuvolosi, ma con temperature comunque molto rigide sia di notte che di giorno.
Ci teniamo comunque a sottolineare come questo genere di situazioni siano molto imprevedibili per la loro forte dinamicità. Se da un lato si conferma l'arrivo di una parentesi decisamente più fredda, dall'altro rimane ancora un po' incerto il destino del tempo e dunque dove e quando potrebbero verificarsi eventuali piogge e nevicate.