A tracciare il quadro dell’andamento dei virus stagionali è stato Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale policlinico San Martino di Genova, che ha riferito: “La situazione dell'influenza sembra sia esplosa, pur non avendo raggiunto il picco. Evidentemente è normale che sia così, nell'ultima settimana la gente è stata in casa a preparare il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale e i bambini e i ragazzi hanno smesso di andare a scuola e hanno portato i virus in casa con i nonni, gli zii, i genitori, e i parenti vari. Così l'influenza è esplosa, come ampiamente atteso”.
In merito al virus influenzale che porta 3-5 giorni di febbre associata a spossatezza e dolori muscolari, la situazione negli ospedali è in seria difficoltà. Da un lato è un periodo in cui ci sono meno medici, meno infermieri e meno operatori sanitari e in più c'è una grande pressione data naturalmente da una popolazione, quella italiana, che è molto anziana, molto avanti con gli anni, e ha bisogno continuo di cure.
“Dovremo dire a tutti i cittadini - continua Bassetti - che, siccome questa è una forma influenzale lunga che porta ad avere la febbre per 3-4 o anche 5 giorni e con temperatura a 39-40°, di non correre in ospedale soltanto perché non scende. La febbre non scende perché è il normale corso dell'influenza - conclude il virologo - Si prendono gli antipiretici, si sta a casa. Evitiamo gli antibiotici ed evitiamo di correre nei pronto soccorso perché rischiamo veramente il tracollo”.