Covid: problemi di equilibrio per chi è colpito dal Virus; gli esperti spiegano i sintomi e la cura

Covid: problemi di equilibrio per chi è colpito dal Virus; gli esperti spiegano i sintomi e la cura

Covid: problemi di equilibrio per chi è colpito dal Virus
Il Covid è tornato alla ribalta soprattutto in quest’ultimo periodo. I contagi stanno aumentando sensibilmente anche nel bel mezzo della stagione estiva e l’infezione sta provocando importanti effetti neurologici.

Come riporta il quotidiano Repubblica, uno dei sintomi che più preoccupa, nonché attuale oggetto di studio, è la perdita dell’equilibrio. In merito a quest’ultima notizia è intervenuta l’esperta italiana Arianna Di Stadio che sta collaborando con una ricerca internazionale e ha l’obiettivo di andare a fondo della sintomatologia della perdita dell’equilibrio in quanto vorrebbe ricavarne più novità in merito. "Stiamo studiando gli effetti della neuroinfiammazione sui disturbi dell'equilibrio nel post Covid, e a tale proposito stiamo conducendo uno studio internazionale che coinvolge Italia, Regno Unito e Usa, per capire come questa infezione possa essere responsabile proprio dei disturbi cronici dell'equilibrio, in particolare della Postural persistent perceptual dizziness (Pppd)”, spiega Di Stadio.

A definire con precisione di cosa si tratta è sempre Di Stadio: “Con il termine semplificato in 3PD definiamo una condizione di disturbo dell'equilibrio persistente generalmente negativo a tutti i test diagnostici dell'equilibrio, che induce sensazione di instabilità nei pazienti con un'importante limitazione della normale attività quotidiana. Ciò è legato a un deficit di compenso centrale dopo uno o più episodi di vertigini, in genere vertigini parossistiche benigne (quelle causate dallo spostamento anomalo degli otoliti)”.

Cosa accade se il virus SARS-CoV-2 incontra il cervello? Accade anche questo: "Attualmente i dati preliminari estratti da 17 pazienti dimostrano che in 2 di loro (11,8%) l'infezione da Covid ha causato la Pppd, mentre in 6 casi (35,3%) l'infezione ha peggiorato i sintomi – rivela la neuroscienziata -. Si può quindi ipotizzare che in 8 dei 17 pazienti osservati (47%) l'infezione abbia un ruolo su questa condizione. Se consideriamo questo disturbo dell'equilibrio tra quelli compresi del Long Covid, i dati in questione, seppure preliminari, identificano un 11% della Pppd legata all'infezione da Sars-CoV2, percentuale in linea con i dati relativi al Long Covid”.

Ma quali potrebbero essere le cure necessarie? "L'origine della mancanza di compenso in seguito alla vertigine è oggetto di ampio studio e la neuroinfiammazione è certamente implicata nel processo di non recupero - spiega Di Stadio -. I risultati preliminari dello studio multicentrico che stiamo conducendo, che in Italia vede capofila il Santa Lucia Irccs di Roma (ospedale che ha vinto recentemente un Pnrr con un progetto sulla Pppd) dimostrano che la neuroriabilitazione può aiutare a risolvere il problema, ancor meglio se associata a una molecola anti neuroinfiammazione". E conclude: "Abbiamo esperienza nell'utilizzo con successo della molecola Pealut (formata dalla palmitoiltanolamide (Pea) e dall'antiossidante flavonoide luteolina - Lut) ultra micronizzata per il trattamento della brain fog e i disturbi olfattivi, la stiamo testando anche nella Pppd”.

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