Il fenomeno detto TSUNAMI , ahinoi piuttosto ricorrente negli ultimi anni, consiste in onde marine (maremoto), anche veementi e alte che muovono dal mare verso le coste. Ma da cosa è provocato? La causa più frequente è un terremoto che colpisce le profondità marine. Possono esserci anche altre cause, come smottamenti di enormi quantità di roccia da pareti scoscesi verso il mare o la caduta in mare di meteoriti.
Nell'immagine qui sopra abbiamo evidenziato l'origine e la propagazione di uno tsunami derivante da un terremoto.
Sostanzialmente si tratta di un'apertura, provocata dal sisma, nella crosta terrestre sottomarina nella quale affluisce acqua con conseguente fisiologica depressione in corrispondenza dell'apertura stessa. La perturbazione del fondo marino si propaga alla colonna d'acqua sovrastante e crea l'onda.
L'altezza delle onde al punto di origine dipende dalla magnitudo del sisma e dalla profondità del mare e le onde stesse tendono a propagarsi dal punto di origine. Man mano che ci si avvicina alla costa e la profondità del mare diminuisce, le onde si sollevano sempre di più e la corrente aumenta, aumentando anche la velocità di propagazione delle onde, che può arrivare fino a 800 km/h.
Onde fino a 2,5 metri, non sono molto pericolose, mentre dai 4-5 metri in su sono distruttive. Le onde possono raggiungere anche i 30 metri, in caso di forte sisma e di altri fattori concatenati, con effetti apocalittici.