Secondo gli ultimi dati riportati dal ministero della Salute, così come riporta il quotidiano Repubblica, il Brasile è secondo al mondo solo all’Uganda e prima della Thailandia per numero di tumori all’organo riproduttivo maschile: ce ne sono 2,1 ogni 100 mila uomini. Si stima che l'incidenza possa crescere sostanzialmente fino addirittura a colpire 6,1 ogni 100 mila uomini.
Per porre rimedio e salvare la vita del paziente si procede così all'evirazione chirurgica, ma si tratta di un vero e proprio shock psicologico: niente più sesso, costretti a fare pipì da nuovi fori di solito creati tra lo scroto e l’ano. Secondo le autorità sanitarie con l’aumento dei casi si pensa ad inserire il tumore al pene tra le malattie da prevenire con controlli costanti. Dunque, se si interviene in tempo è possibile solo amputare la parte infetta, se passa troppo tempo evirare l’intero organo è inevitabile.
Molti pazienti, confermano gli specialisti, cercano soluzioni temporanee. Credono di avere delle infezioni tradizionali, come gonorrea o sifilide. In realtà sono colpiti dal papilloma virus (Hpv), nome dato a un gruppo comune di virus considerato “uno dei principali fattori di rischio”. Può essere trasmesso per via sessuale e in questo caso arriva a infettare anche la bocca. La prevenzione diventa così fondamentale.
Il dato allarmante è che entro il 2050 l’incidenza globale del cancro al pene aumenterà di oltre il 77 per cento. Quali sono le cause che portano l’aumento dei casi di tumore la pene? Sono molteplici, ma riguardano soprattutto l’igiene: il problema di base è la pulizia che diventa superficiale quando non si è circoncisi. Nei Paesi musulmani,, dove per motivi religiosi si provvede sin da piccoli a liberare il prepuzio, il tumore al pene è sconosciuto.
Un'altra importante causa è il mancato uso di preservativi o protezioni nell’attività sessuale. Vivere senza il pene, oltre al trauma psicologico, ti stravolge le stesse abitudini fisiologiche quotidiane. Presi dal terrore, la maggioranza dei pazienti evita l’intervento e finisce per morire.