Dal 1° Gennaio del prossimo anno scenderà dal 50% al 36% il contributo fiscale riconosciuto a chi esegue manutenzione o restauro. La riduzione riguarderà anche la soglia massima di spese agevolabili per singola unità abitativa: 48 mila euro. Ma questa è solo una delle tantissime cose che cambieranno: di fatti, verrà profondamente modificata la mappa delle agevolazioni fiscali per chi esegue lavori edilizi. Tra questi anche il bonus ristrutturazioni verrà quasi dimezzato, salvo interventi da inserire nella prossima Legge di Bilancio.
Ma in cosa consiste? In una detrazione IRPEF al 50% per lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze.
Ricordiamo che, per quanto riguarda le parti comuni di edifici residenziali, è ammessa la manutenzione ordinaria. Per giunta, rientrano: installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione e miglioramento di servizi igienici, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande, rifacimento o costruzione di scale e rampe. Vengono altresì inclusi: interventi finalizzati al risparmio energetico e di bonifica dell’amianto, opere per evitare infortuni domestici e eliminazione delle barriere architettoniche, interventi finalizzati alla cablatura degli edifici, installazione di apparecchi di rivelazione di gas.
Con la nuova aliquota, crolla il tetto massimo di spesa coperto dall’agevolazione, ovvero, da 96 a 48 mila euro per singola unità immobiliare. Ma come si fa per ottenerla? Attraverso la detrazione IRPEF, che viene spalmata in 10 quote annuali ed il rimborso avviene tramite la compilazione della dichiarazione reddituale (730 precompilato o il modello Redditi Persone Fisiche).
A chi spetta? A tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, in particolare ai proprietari di nuda proprietà, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), locatari e comodatari, soci di cooperative.
È necessario conservare: la domanda di accatastamento, le ricevute di pagamento dell’imposta comunale ICI/IMU, la delibera dell’assemblea per l’esecuzione degli interventi e la tabella della ripartizione delle spese, la dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori. Il bonus IRPEF al 36% coprirà il triennio 2025-27. Dal 1° Gennaio 2028 il scenderà ulteriormente al 30% e resterà in vigore fino al 31 Dicembre 2033.
Non si escludono future modifiche anche in vista dell’applicazione della direttiva europea sulle Case Green e del Piano Nazionale Integrato per Energia e Clima. A spingere verso la drastica riduzione degli abbuoni c'è il tentativo di contenere l’impatto che grava sulle casse dello Stato.