In termine tecnico il downburst è un fenomeno meteorologico che si può formare durante un temporale quando la corrente discensionale, definita downdraft, è molto forte e raggiunge il suolo schiantandosi violentemente su questo e provocando uno "scoppio" (burst appunto da cui deriva il nome inglese): a questo punto l'aria si espande orizzontalmente a velocità che possono superare abbondantemente i 100 km/h, provocando molti danni. Si tratta in sostanza di venti lineari con raffiche in grado di colpire vaste zone per decine di chilometri quadrati.
Tra Giovedì 15 e Venerdì 16 Maggio l'ingresso irruento di un nucleo di aria fredda in quota in discesa dal Nord Europa destabilizzerà non poco l'atmosfera e, vista la tanta energia potenziale in gioco, non escludiamo la possibilità di intensi temporali. Nelle prossime ore (dalle 16 in avanti) occhi puntati specie sul Friuli Venezia Giulia (province di Gorizia, Udine e Pordenone): qui l'irruzione fredda colpirà per prima essendo territori posti al confine. Successivamente le correnti si estenderanno velocemente al resto del Triveneto investendo il Veneto (province di Treviso, Venezia, Rovigo e Padova) e poi anche l'Emilia Romagna entro la sera/notte. Con queste premesse aumenta la possibilità di downburst, associati anche a grandinate. Questi settori infatti si troveranno in una sorta di zona di convergenza dove interagiscono masse d'aria diverse: da una parte il caldo umido e dall'altra le correnti instabili. La mappa qui sotto mette bene in evidenza le zone maggiormente a rischio.

E non finirà qui: anche nel corso della prossima settimana l'Italia si troverà infatti sulla traiettoria di nuovi fronti temporaleschi in discesa dal Nord Europa.
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