Le SUPERCELLE
Nella classificazione dei temporali, le supercelle sono i fenomeni più pericolosi in termini di potenza sprigionata e potenziali danni. Si tratta di immensi sistemi temporaleschi alti fino a 10/12 km al cui interno è presente una zona di bassa pressione definita in termine tecnico mesociclone.
Con il caldo in aumento cresce pure l'energia potenziale (umidità e calore nei bassi strati dell'atmosfera) in gioco per lo sviluppo, appunto, di celle temporalesche imponenti, in grado di provocare eventi meteo estremi come quello della grandine grossa (oltre i 5-6 cm di diametro). Nei casi più rari, fortunatamente, la supercella può innescare anche pericolosi tornado, come anche la cronaca recente ci ricorda.
L'arrivo di aria più fresca ed instabile in quota in discesa dal Nord Europa ha già provocato temporali violenti soprattutto su Valle d'Aosta, alto Piemonte, alta Lombardia e Trentino Alto Adige. Il video qui sotto mostra tutta la violenza del temporale che ha interessato le province di Milano e Monza Brianza.
La GRANDINE GROSSA e i DOWNBURST
L'attenzione principale è rivolta poi alla serata-nottata di Martedì 25 per il nuovo rischio di nuove supercelle in particolare su Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Sono elevate le probabilità di grandine di grosse dimensioni (fino a 8-10 cm di diametro) associate a forti raffiche di vento fino a 120-130 km/h, chiamate in gergo downburst. Quest'ultimo, definito anche come raffica discendente, è un fenomeno meteorologico che consiste in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale. Le folate possono raggiungere velocità molto elevate, anche superiori ai 100 km/h.
La mappa qui sotto bene in evidenze le zone maggiormente a rischio.

Insomma, una rinfrescata che dovrebbe coinvolgere gran parte del Paese con un calo che si percepirà soprattutto di giorno.