Emergenza Alluvione Emilia Romagna: è la quarta dal 2023! Cosa è successo

Emergenza Alluvione Emilia Romagna: è la quarta dal 2023! Cosa è successo

Priolo: 'Quasi tutti i corsi d'acqua hanno superato soglia 3

Alluvione in Emilia Romagna
Grave alluvione in Emilia-Romagna: è la quarta da Maggio 2023. L'esondazione dei fiumi è proseguita nel corso della notte con l'alluvione che si è estesa dall'area metropolitana di Bologna, interessando Ravenna, Modena, Reggio e viaggiando verso Piacenza. Il sindaco di Bologna Lepore: 'Chiederemo lo stato di emergenza'

Oltre 300 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco nelle ultime ore in Emilia-Romagna per far fronte ai danni causati dalle piogge, con la situazione più critica, appunto a Bologna e nella sua città metropolitana. Uno dopo l’altro hanno esondato il Ravone, il Savena, il Navile, lo Zena, mandando sott’acqua buona parte della città. Una notte drammatica, che ha visto anche la perdita di un ragazzo, 20enne, mentre era a bordo dell’auto in Val di Zena, a Botteghino di Zocca. La sua auto è stata travolta dalla piena dello Zena.

"Abbiamo avuto diverse criticità nell'area metropolitana di Bologna, anche perché ci erano stati forniti modelli diversi di evoluzione della perturbazione rispetto a quella effettiva. Prima la maggior parte delle criticità si sono concentrate su Bologna, poi a esondare sono stati quasi tutti gli affluenti a destra e a sinistra del Reno. Quasi tutti i corsi d'acqua hanno superato soglia 3, peggio ancora del maggio 2023". Lo ha detto la presidente facente funzione della Regione, Irene Priolo, invitando i residenti a seguire alla lettera le indicazioni dei sindaci.
A Casalecchio di Reno centinaia di persone che assistevano a un concerto di Umberto Tozzi alla Unipol arena sono rimaste bloccate. "Stiamo intervenendo con la protezione civile d'intesa con i sindaci e insieme ai vigili del fuoco in coordinamento con la Prefettura di Bologna, specie per quanto riguarda le evacuazioni ai piani alti", ha aggiunto Priolo, "e seguiamo la situazione delle strade dove è impossibile circolare".
QUALI SONO LE CAUSE?

Sul tema è stato intervistato dal Corriere della Sera il nostro Meteorologo Mattia Gussoni che ha fatto il punto della situazione.
Da un da un po’ di anni a questa parte, la domanda è drammaticamente sempre la stessa. Tecnicamente, in questi giorni si è formato un ciclone nel Mediterraneo (sul basso Tirreno) che sta colpendo l’Italia. E in modo particolare alcune regioni: l’Emilia Romagna, la Calabria e la Sicilia.

- Un ciclone di forte intensità. A cosa è dovuto?
"Sostanzialmente alle elevate temperature del Mediterraneo a causa dei cambiamenti climatici in atto che vedono un aumento termico in tutte le stagioni dell'anno con conseguenze appunto anche sulle acque dei nostri mari. Di fatto si è scatenata la tempesta perfetta: da un lato il mare ancora piuttosto caldo, dall’altra la discesa di corrente instabile fredda dal nord Europa. Questa combinazione crea le condizioni ideali per avere celle temporalesche di forte intensità."

- La situazione più grave è in Emilia Romagna.
"Solo sulla provincia di Bologna sono cadute in 24 ore dai 150/200 mm di pioggia, quanta ne cade di solito in due mesi di precipitazioni. La concentrazione di pioggia totalmente anomala ha provocato le ondata di piena, un po' com'è già successo purtroppo negli eventi alluvionali precedenti che hanno colpito l'Emilia Romagna nell'ultimo anno."

- Una Regione che, dicono i dati, è alla quarta alluvione nel giro di 12 mesi. Come si spiega?
"Geograficamente, l’Emilia Romagna si trova in un punto critico perché ha la barriera appenninica che le fa da muro proprio alle spalle. È come se le precipitazioni venissero bloccate sempre sulle medesime zone. In termine tecnico si chiama effetto Stau: si genera tutte le volte in cui le correnti atmosferiche impattano perpendicolarmente contro un rilievo. L'aria, costretta a salire lungo il pendio della montagna si raffredderà e tale raffreddamento favorirà prima la saturazione dell'aria, poi la condensazione del vapore acqueo in eccesso. Ne conseguiranno la formazione di nubi e lo sviluppo di precipitazioni spesso molto intense. Alle stesse ragioni sono sottomesse anche Toscana e Liguria."

- Mare molto caldo. L’Italia è particolarmente colpita perché al centro del Mediterraneo? È così. Un mare così caldo per essere ottobre inoltrato ha come effetti meteo quello a cui stiamo assistendo. Fino a 15 anni fa questo non accadeva.

- Effetto dei cambiamenti climatici? Le temperature sempre più elevate di mari (dovute al cambiamento climatico provocato dalle attività dell'uomo) stanno favorendo un aumento delle precipitazioni e degli eventi meteo estremi. Infatti, valori termici sempre più elevati si traducono in una maggiore evaporazione dai mari e dunque in una concentrazione sempre più elevata di umidità nei bassi strati dell'atmosfera, la vera energia potenziale di cui si nutrono tempeste e cicloni.

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