LA CHIAVE PER INTERVENIRE - La malattia colpisce uomini e donne in maniera diversa; il sesso maschile infatti è più soggetto alla comparsa dei sintomi. Affligge circa 230 mila persone in Italia.
Uno spiraglio nella cura si deve ad un antiossidante che, se utilizzato precocemente e cioè prima che si crei il danno degenerativo, è in grado di migliorare le funzioni dei neuroni.
Questo sarebbe in grado di attenuare o addirittura prevenire gli effetti tossici. Una scoperta davvero sensazionale e importante in campo medico anche se i ricercatori ammettono quanto sia difficile cogliere i sintomi in maniera precoce e arrivare in breve tempo ad una diagnosi.
Una strada verso nuove forme di terapia è stata dunque identificata, ora quanto si dovrà aspettare perché possa davvero curare il Parkinson?
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