Le conseguenze delle alte pressioni nel periodo invernale sono diverse rispetto a quelle dei classici anticicloni estivi. Ci sono infatti alcune zone del nostro Paese dove ci riservano un quadro meteorologico particolare e quasi opposto rispetto a quello che ci si aspetterebbe da un'immensa cupola alto pressoria.
Questa dicotomia apparirà chiara già nelle prossime ore. Su molte aree del Nord e del Centro, infatti, l'aria molto mite ed umida presente all'interno dell'alta pressione africana si troverà a scorrere su un cuscino d'aria più fredda, presente soprattutto nei fondivalle alpini, sulla Valle Padana e pure nelle vallate più interne del Centro. Da questo scontro tra due masse d'aria ben diverse si andranno a generare forti contrasti che favoriranno lo sviluppo di fitte nebbie e nubi basse, pronte a persistere anche per tutto il corso della giornata. Stesso destino anche per i litorali dell'alto dove l'aria calda scorrerà sopra i nostri mari, ormai divenuti piuttosto freschi.
La normale conseguenza è che su queste aree il tempo rimanga grigio, uggioso e pure meno mite sul fronte climatico.
Per capire meglio dove i cieli si manterranno più chiusi, vi mostriamo la cartina qui sotto, relativa alla copertura nuvolosa prevista proprio per Venerdì 23 Dicembre: nelle aree colorate in arancione sono previste nubi piuttosto compatte, capaci di rendere il cielo di un tipico grigio, quasi invisibile. Si passa poi a colorazioni via via tendenti all'azzurro, dove le nubi risulteranno meno corpose.
Ci sarà infine un'altra fetta del Paese dove l'alta pressione darà gli effetti classici e sicuramente più consoni. Ci riferiamo al Sud ed in particolare alle Isole Maggiori: qui vivremo un contesto meteo-climatico a tratti anche molto gradevole o addirittura fin troppo caldo per la stagione, a causa sia del discreto soleggiamento, sia delle miti correnti che risalgono direttamente dal cuore del continente africano.