Secondo gli ultimi aggiornamenti, addirittura, le precipitazioni potranno arrivare prima del previsto, quanto meno su alcune regioni: avremo a che fare con un rapido break temporalesco proprio nel cuore della fase calda e sarà innescato dal passaggio di aria più fresca ed instabile in quota. In particolare, correnti instabili di origine atlantica andranno ad interagire con un'atmosfera carica di energia potenziale (umidità e calore dopo la fiammata africana): si tratta in sostanza della configurazione ideale per l'innesco di imponenti celle temporalesche, ovvero di sistemi particolarmente violenti, alti fino a 8-10 km e in grado di provocare grandine (fino a 2-3 cm di diametro) e raffiche di vento ad oltre 60 km/h.
LA GRANDINE
La grandine si forma quando all'interno di una nube temporalesca (cumulonembo) le correnti ascensionali, cioè quelle che soffiano verso l'alto, sono molto intense. La presenza di queste correnti mantiene in sospensione piccole particelle d'acqua le quali, a contatto con l'aria fredda in quota, congelano fino a formare il chicco di grandine. Più le correnti ascendenti sono intense e più il chicco di grandine rimane sospeso in quota aumentando sempre di più la sua dimensione, fino a precipitare nel momento in cui le correnti non sono più in grado di sostenerlo.
ZONE A RISCHIO
Occhi puntati alle condizioni che si verranno a creare sul continente europeo nel corso della giornata di Domenica 15 Giugno. Il passaggio di vasto fronte perturbato di origine atlantica sull'Europa centrale farà sentire i suoi effetti anche su parte dell'Italia specie durante le ore pomeridiane e serali. Secondo gli ultimissimi aggiornamenti le zone maggiormente a rischio saranno le Alpi e le vicine pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Visti i forti contrasti termici ed igrometrici che si verrebbero a creare tra il passaggio del nucleo freddo in quota e il caldo umido preesistente non sono da escludere temporali localmente violenti, con elevato rischio di grandine anche di grosse dimensioni e di nubifragi.