FENOMENI METEO ESTREMI SEMPRE PIU' FREQUENTI:
Dopo la fiammata africana che, a cavallo tra la fine di Giugno e l'inizio di Luglio, ha fatto registrare numerosi record di caldo in Europa occidentale, sono arrivate le prime correnti atlantiche più fresche, apparentemente per ristabilire l'equilibrio. Ma siamo sicuri che sia così?
Non ci sorprende che a inizio giugno grandini sulle pianure europee. Ciò che spaventa, però, è la violenza di questi fenomeni, la dimensione dei chicchi di grandine e la frequenza con cui si verificano. Se nell'arco di 24 ore si passa da una massima di 35°C a una di 15°C, significa che lo sbalzo termico è eccessivo, con conseguenze inevitabili.
Ed è allora che si scatenano temporali, alluvioni lampo e grandinate devastanti. Il tutto è alimentato da correnti comunque più calde rispetto ad anni fa, perché quei 35°C non svaniscono: si spostano di latitudine o longitudine ma sono un chiaro sintomo di come tutto il pianeta ormai si stia facilmente scaldando.
Purtroppo, l'Europa centro-occidentale continuerà a vivere questa fase di instabilità estrema almeno fino a Lunedì 9 Giugno. Massima attenzione, quindi, se vi spostate tra Francia, Germania, Svizzera e Austria.
Anche il Nord Italia si trova spesso in questa "via di mezzo" negli ultimi anni, specie all'inizio della stagione estiva, tra le poderose e intense ondate di caldo africano (per nulla tipiche del nostro vecchio clima) e il passaggio di correnti più "fresche". La nostra penisola, dunque, sta subendo l'estremizzazione dei fenomeni atmosferici, con la sempre più frequente formazione delle cosiddette supercelle: la forma più estrema di temporale, capace di scatenare grandinate e persino tornado.
Si raccomanda massima attenzione anche sul comparto settentrionale italiano fino a Lunedì 9.