
Per rispondere a questa risposta (e a tante altre sul clima italiano) è nato dal 2021 il progetto "Indice di vivibilità climatica (IVC)", uno sguardo attento e puntuale delle dinamiche atmosferiche che caratterizzano il nostro Paese. I nostri meteorologi Mattia Gussoni e Lorenzo Tedici, in collaborazione con il quotidiano Corriere della Sera, hanno elaborato i dati ora per ora ottenuti dalla banca dati del Centro Meteo Europeo (ECMWF) e dagli aeroporti (dati METAR) degli ultimi 24 anni, moltiplicati poi per tutte le 108 città capoluogo italiane. In totale sono stati analizzati oltre 380 milioni di dati dal punto di vista bio-meteorologico, al fine di individuare le condizioni ottimali, di benessere, di stress o di disagio associate a temperatura, umidità, vento e altri numerosi fattori.
Uno di questi fattori è il comfort per umidità: ovvero il numero di giorni all'anno in cui l'umidità resta sempre (tutto il giorno) nella fascia >=30% e <=75%. Più sono i giorni con queste caratteristiche, più aumenta l'indice di vivibilità e, di conseguenza, il benessere. Né troppo umido, né troppo secco insomma, una giusta via di mezzo che deriva dalla combinazione di temperature e intensità/costanza del vento.
Ebbene per il 2023 la città con il miglior comfort per umidità è Bolzano, con 160 giorni all'anno, seguita da Aosta e Trento. Al contrario, tra le meno virtuose e più umide quindi, troviamo Belluno, Catanzaro e Vibo Valentia. Qui sotto possiamo vedere la classifica con le prime 10 posizioni.