Tutta colpa del passaggio di un fronte instabile pilotato da un ciclone presente sul Nord Europa e destinato ad irrompere sull'Italia, andando ad interagire con il caldo umido già presente sul nostro Paese (tantissima energia potenziale in gioco), dopo alcuni giorni infuocati per via della presenza dell'anticiclone africano.
Questa configurazione può determinare la formazione di pericolose supercelle temporalesche, ovvero di sistemi perturbati in grado di scatenare grandine (anche di grossa dimensione) e alluvioni lampo.
COS'E' UN ALLUVIONE LAMPO
Il significato di alluvione-lampo è diverso da quello dell'alluvione classica e viene usato per indicare un evento meteo estremo che si verifica a seguito di intensi temporali associati a nubifragi in lento movimento o anche stazionari su piccoli bacini idrici, fiumi, torrenti e perfino ruscelli che prima della pioggia possono essere anche completamente secchi.
Si tratta di un fenomeno molto pericoloso in quanto l'intensità della pioggia è davvero elevata: in un'ora possono accumularsi anche le precipitazioni che normalmente cadrebbero nell'arco di intere settimane/mesi. La durata dell'evento è spesso breve, nell’ordine di qualche ora al massimo e per questo motivo si configura come uno degli eventi più estremi, sia per la violenza stessa dei fenomeni associati, sia perché non concede tempo sufficiente per allertare la popolazione interessata.
ZONE A RISCHIO NELLE PROSSIME ORE
Massima attenzione già dalle prossime ore di Mercoledì 4 Giugno. Gli ultimi aggiornamenti confermano una fase piuttosto pericolosa tra il pomeriggio e la notte successiva: le aree maggiormente a rischio saranno l'alto Piemonte, le zone interne della Liguria e la Lombardia occidentale. Specie sulle province di Verbania-Cusio-Ossola, Varese, Como, Lecco e Valchiavenna (provincia di Sondrio) sono attesi veri e propri nubifragi in grado di scaricare al suolo fino a 200 mm di pioggia in poco tempo (si tratta di tutta la pioggia che solitamente cade nell'intero mese di Giugno, concentrata però in poche ore!).
Ecco quindi che il pericolo di alluvioni lampo potrebbe concretizzarsi specie sulle aste fluviali e torrentizie minori; sulle zone di collina e montagna inoltre potrebbero attivarsi delle pericolose frane. Sulle zone di pianura di vercellese, novarese e milanese occidentale potrebbe prendere vita una supercella con la possibilità più che concreta di grandine grossa e forti colpi di vento.
Sul resto del Paese, invece, ancora spazio ad un infuocato anticiclone africano.
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