Meteo: alluvioni improvvise in atto nel Mediterraneo, gli effetti della DANA Alice tra poco anche in Italia

Meteo: alluvioni improvvise in atto nel Mediterraneo, gli effetti della DANA Alice tra poco anche in Italia

DANA: il temibile fenomeno atmosferico. Effetti anche in Italia nei prossimi giorni
Alluvioni improvvise sono in atto nel Mediterraneo: gli effetti della DANA Alice si faranno sentire anche in Italia nei prossimi giorni. Sta per aprirsi una fase alquanto dinamica che vedrà la formazione di un pericoloso ciclone in grado di innescare precipitazioni intense dapprima in Spagna in estensione poi anche ad alcune nostre regioni.

DANA: UNA TEMIBILE MACCHINA ATMOSFERICA
DANA è l’acronimo di “Depressione Isolata in Alta Quota”, ed è una particolare configurazione atmosferica che può generare fenomeni meteo estremi, soprattutto nel bacino del Mediterraneo centro-occidentale. In meteorologia, una DANA è anche conosciuta come "goccia fredda", un termine che abbiamo già avuto modo di conoscere anche in Italia.
Di fatto si tratta di un blocco di aria fredda che si stacca dalle più vaste aree depressionarie (cicloni = maltempo) che solitamente scorrono sul Nord Europa. Questa bolla d’aria fredda in quota, immersa in un ambiente più caldo e umido (come quello del Mediterraneo), crea le condizioni perfette per una forte instabilità: l’aria calda dal basso tende a salire, si scontra con quella fredda in alto, e si innescano violenti moti convettivi. La pericolosità di questi sistemi deriva dal fatto che possono rimanere quasi stazionari per giorni, scaricando piogge intense sempre sulle stesse zone.
La DANA non è una novità: è un fenomeno noto da decenni. Ma ciò che oggi preoccupa è che, con un clima più caldo a causa dei cambiamenti climatici in atto, l’energia disponibile per questi eventi aumenta. Risultato? Le DANA diventano più intense, più imprevedibili e più frequenti.

Ed è proprio quello che succederà ancora una volta nei prossimi giorni.
Secondo gli ultimi aggiornamenti delle autorità spagnole, le comunità più colpite dalla DANA (denominata Alice) nelle prossime ore di Lunedì 13 Ottobre saranno 7: Baleari, Catalogna, Comunità Valenciana, Aragona, Castiglia-La Mancia, Navarra e La Rioja. Il rischio maggiore riguarda piogge torrenziali, temporali intensi e possibili grandinate. Le precipitazioni più forti si concentreranno lungo i litorali e le zone vicine tra Barcellona e il Nord di Alicante. Non solo, nella fascia che va da Tarragona a Valencia sono previste piogge abbondanti, con accumuli che potrebbero raggiungere i 100 mm in 12 ore.
Configurazioni di questo tipo possono causare le così dette alluvioni lampo/improvvise. Il termine alluvione-lampo è diverso da quello di alluvione classica e viene usato per indicare un evento meteo estremo che si verifica a seguito di intensi temporali associati a nubifragi in lento movimento o anche stazionari su piccoli bacini idrici, fiumi, torrenti e perfino ruscelli che prima della pioggia possono essere anche completamente secchi.
Si tratta di un fenomeno molto pericoloso in quanto l'intensità della pioggia è davvero elevata: in un'ora possono accumularsi anche le precipitazioni che normalmente cadrebbero nell'arco di 1-2 mesi e per questo motivo si configura come uno degli eventi più estremi, sia per la violenza stessa dei fenomeni associati, sia perché non concede tempo sufficiente per allertare la popolazione interessata.

Zone a rischio nubifragi
CONSEGUENZE IN ITALIA
Il ciclone si sposterà verso l'Italia nel corso di Mercoledì 15 Ottobre traendo nuova energia dall'aria più fresca ed instabile in quota in discesa dal Nord Europa e dalle acque ancora calde dei nostri mari. Secondo gli ultimi aggiornamenti sono previsti veri e propri nubifragi e forti venti di tempesta: le piogge potrebbero insistere per 2 giorni di fila con accumuli fino a 100 mm (l'equivalente delle precipitazioni attese in 1 mese concentrato in poche ore!) in particolare su Sicilia, Sardegna, Calabria e Basilicata.
PER APPROFONDIRE: Meteo: Ciclone imminente, scatta l'avviso per temporali e violente precipitazioni; le zone a rischio

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