Sono
proprio i gas serra, come l’anidride carbonica, il metano e il protossido di
azoto, gli elementi che nell’ultimo decennio, così come riportato anche dal quotidiano Repubblica, hanno raggiunto valori da
record in atmosfera, con una tendenza che è aumentata senza sosta nel 2021.
La brutta notizia, come si può notare dall’ultimo bollettino dell’UNCC,
è che la presenza di questi gas nocivi è stata addirittura superiore nel 2021,
quando invece si ipotizzava che il rallentamento dell’economia causato dalla
pandemia da COVID potesse influenzarla in meglio.
Niente di buono, purtroppo. Le alte concentrazioni di gas serra mettono a serio rischio gli obiettivi raggiunti tramite l’accordo di Parigi sul clima, in quanto queste sostanze nocive intrappolano il calore aumentando la temperatura media a livello globale. A lanciare l’allarme è stata l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) con il segretario generale, Petteri Taalas, che ha affermato: "Siamo davvero fuori strada. Con l'attuale tasso di aumento delle concentrazioni di gas serra, entro la fine di questo secolo assisteremo a un aumento della temperatura di gran lunga superiore agli obiettivi dell'accordo di Parigi da 1,5 a 2 °C al di sopra dei livelli preindustriali. L’anidride carbonica rimane nell’atmosfera per secoli e nell’oceano più a lungo e l’ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione simile di CO2 è stato 3-5 milioni di anni fa. Il nostro obiettivo ora è impegnarsi in azioni che avranno un impatto minore sui gas. Dobbiamo rivedere i nostri sistemi industriali, energetici, di trasporto e l’intero stile di vita. Non c’è tempo da perdere".