Disastro aereo Air India: cosa è successo veramente

Disastro aereo Air India: cosa è successo veramente

Disastro aereo Air India: dubbi su cosa sia veramente accaduto
A un mese dall’incidente del volo Air India costato la vita il 12 Giugno 2025 a 260 persone, il rapporto preliminare non fornisce ancora risposte chiare. Pur ricostruendo la sequenza degli eventi, il documento non spiega perché entrambi i motori si siano spenti subito dopo il decollo, alimentando dubbi su possibili guasti tecnici anziché un errore umano o problemi psicologici di uno dei piloti.

I piloti, tramite ALPA India, chiedono un’indagine imparziale, respingendo la tesi dell’errore umano. Al centro delle perplessità ci sono gli interruttori del carburante, passati da “Run” a “Off” in fase di decollo, probabilmente a causa di un malfunzionamento del sistema TCMA, che regola la spinta dei motori.
L’esperta di aviazione, Neelam Mathews, ipotizza che il software possa aver interpretato erroneamente che l’aereo fosse ancora a terra, causando la riduzione della spinta. Un problema simile si era verificato su un volo ANA nel 2019, legato a un’anomalia nel software TCMA, ma il caso non è stato menzionato nel report indiano.

Nel 2018 la FAA aveva già avvertito del rischio di disattivazione involontaria degli interruttori del carburante, senza però imporre controlli obbligatori. Air India non avrebbe effettuato verifiche specifiche, sebbene il modulo fosse stato sostituito nel 2019 e nel 2023.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Sole24Ore, anche il sistema FADEC, che gestisce accensione e flusso di carburante, è sotto osservazione. Restano dubbi sul motivo per cui i comandi di spegnimento si siano attivati nonostante le protezioni di sicurezza.
Nel frattempo, l’autorità indiana ha ordinato controlli su tutti i Boeing operativi nel Paese.

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