COVID: in un GEL la 'MASCHERINA' per poter PROTEGGERE gli OCCHI dal VIRUS. I Dettagli


COVID: in un GEL la 'MASCHERINA' per poter PROTEGGERE gli OCCHI dal VIRUS. I Dettagli

In un GEL la 'MASCHERINA' per poter PROTEGGERE gli OCCHI dal VIRUS

In un GEL la 'MASCHERINA' per poter PROTEGGERE gli OCCHI dal VIRUS
Sta arrivando un nuovo gel che protegge dal COVID. "I gel oftalmici all'ozono sono già utilizzati per lenire i sintomi legati a patologie oculari di tipo infiammatorio, anche di origine infettiva. Il nostro studio suggerisce che potrebbero avere anche un effetto barriera contro l'ingresso del virus attraverso gli occhi o il sistema naso-lacrimale. Si tratta tuttavia di uno studio in vitro, i cui risultati dovranno essere confermati da studi su modello animale e nell'uomo". Lo ha spiegato Stanislao Rizzo, ordinario di Oftalmologia all'Università Cattolica del Sacro Cuore campus di Roma, e direttore dell'Unità operativa complessa di Oculistica del Policlinico Gemelli.

Ricordiamo che, come riportato anche dall'agenzia AdnKronos, il virus Sars-CoV-2 può penetrare nell’organismo anche attraverso gli occhi, come scoprì a sue spese un membro del National Expert Panel on Pneumonia americano inviato a Wuhan per un'ispezione: l'uomo, che non indossava presidi di protezione per gli occhi, sviluppò prima una congiuntivite, poi la classica polmonite da COVID-19.
Gli occhi, insomma, sono un bersaglio del COVID, in particolare in presenza di piccoli danni, come quelli che si verificano nella sindrome dell'occhio secco. Nei pazienti con COVID ad essere colpite sono soprattutto le cellule mucipare 'a calice', mentre quelle della cornea e quelle congiuntivali, forse perché protette dal film lacrimale che si rinnova ogni 5 minuti, sembrano più protette dall’infezione, a meno che non ci si trovi in una condizione come la sindrome dell’occhio secco.

Lo studio appena pubblicato ha valutato in vitro l'effetto di un gel oftalmico liposomico a base di oli ozonati sulle cellule epiteliali della cornea umane infettate con il Sars-CoV-2. "Obiettivo dello studio era quello di valutare se questo gel oftalmico fosse in grado di prevenire l’infezione da COVID nei tessuti superficiali dell’occhio e di valutare se, nei pazienti con sindrome dell’occhio secco, potesse contribuire a ripristinare l’integrità della superficie dell’occhio, riparando e rigenerando i microvilli congiuntivali", ha spiegato Rizzo.
Obiettivi entrambi centrati perché in questo studio il gel oculare a base di ozono si è dimostrato, spiegano gli esperti, in grado di inibire la replicazione virale e l’ingresso del virus nelle cellule della superficie dell’occhio (corneali e congiuntivali). Il gel oftalmico all’ozono inoltre si è dimostrato in grado di ripristinare la rigenerazione cellulare e di controllare l’infiammazione nella sindrome dell’occhio secco.