Bonus Anziani 2025: può valere fino a 850 euro, vediamo come averlo e chi può farne richiesta

Bonus Anziani 2025: può valere fino a 850 euro, vediamo come averlo e chi può farne richiesta

Bonus Anziani 2025
Bonus Anziani 2025
Il governo italiano ha introdotto una nuova misura di sostegno per gli anziani non autosufficienti, denominata "bonus anziani 2025" o Prestazione Universale. Come riporta anche il quotidiano La Repubblica nella sua edizione online, questa iniziativa, gestita dall'INPS, prevede un contributo mensile fino a 850 euro per aiutare a coprire le spese di cura e assistenza domiciliare. La misura è sperimentale e valida per il biennio 2025-2026.

Tuttavia, ci sono alcune importanti precisazioni da fare. Il bonus è destinato solo agli anziani con un "bisogno assistenziale gravissimo", una definizione molto specifica che limita l'accesso al beneficio. Inoltre, la Prestazione Universale sostituisce l'indennità di accompagnamento esistente, quindi non si tratta di un'aggiunta, ma di una sostituzione.
La misura mira a promuovere un approccio più orientato all'assistenza domiciliare per gli anziani, in linea con le discussioni sul PNRR. Tuttavia, ci sono preoccupazioni che questa mossa possa rivelarsi l'ennesima delusione per molti italiani.

La Prestazione Universale è un sussidio esentasse e non pignorabile, erogato dall'INPS a partire dal mese di presentazione della domanda per un periodo di due anni. È importante notare che è alternativo all'indennità di accompagnamento, ma è possibile revocare la scelta e tornare all'indennità precedente.
Per avere diritto al contributo, l'anziano deve già percepire l'indennità di accompagnamento, avere almeno 80 anni, rientrare in un livello di bisogno assistenziale "gravissimo" e possedere un ISEE per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria non superiore a 6.000 euro.

L'importo del bonus è composto da una quota fissa, pari all'indennità di accompagnamento (542,02 euro nel 2025), e una quota integrativa di 850 euro, definita "assegno di assistenza". Quest'ultima deve essere utilizzata per pagare un badante regolarmente contrattualizzato per almeno 15 ore settimanali o per servizi di assistenza non sanitaria forniti da imprese e professionisti qualificati. L'uso della quota integrativa è soggetto a controlli trimestrali.
La domanda per il sussidio deve essere presentata online tramite il portale INPS, allegando la DSU aggiornata, la certificazione del bisogno assistenziale gravissimo e la documentazione relativa all'indennità di accompagnamento.

Un punto critico è la definizione di "bisogno assistenziale gravissimo", che si basa su un doppio criterio sanitario e sociale. Questo criterio esclude molti anziani, inclusi quelli con demenza in forma moderata o grave, sollevando dubbi sulla reale portata della misura e sulla stima del governo di circa 25.000 nuovi titolari del bonus.
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