Meteo: SUPERCELLE e GRANDINE GROSSA, cosa sono questi FENOMENI ESTREMI e dove possono verificarsi ancora


Meteo: SUPERCELLE e GRANDINE GROSSA, cosa sono questi FENOMENI ESTREMI e dove possono verificarsi ancora

Una SUPERCELLA: uno dei temporali più violenti in natura

Una SUPERCELLA: uno dei temporali più violenti in natura
Negli ultimi due giorni si sono verificati fenomeni violenti sul nostro Paese, in particolare al Nord e attenzione perché le prossime ore potrebbero ancora essere a rischio, soprattutto al Nordest, dove saranno possibili altri TEMPORALI a SUPERCELLA e GRANDINE GROSSA. Attenzione anche ai DOWNBURST.
Cerchiamo oggi di capire meglio cosa sono questi fenomeni estremi che si stanno verificando con sempre maggiore frequenza sul nostro Paese.


Le SUPERCELLE
Nella classificazione dei temporali, le supercelle sono i fenomeni più pericolosi in termini di potenza sprigionata e potenziali danni. Si tratta di immensi sistemi temporaleschi alti fino a 10/12 km al cui interno è presente una zona di bassa pressione definita in termine tecnico mesociclone.
Con il caldo in aumento cresce pure l'energia potenziale (umidità e calore nei bassi strati dell'atmosfera) in gioco per lo sviluppo, appunto, di celle temporalesche imponenti, in grado di provocare eventi meteo estremi come quello della grandine grossa (oltre i 5-6 cm di diametro). Nei casi più rari, fortunatamente, la supercella può innescare anche pericolosi tornado, come anche la cronaca recente ci ricorda.
L'arrivo di aria più fresca ed instabile in quota in discesa dal Nord Europa ha già provocato temporali violenti soprattutto su Valle d'Aosta, alto Piemonte, alta Lombardia e Trentino Alto Adige. Il video qui sotto mostra tutta la violenza del temporale che ha interessato ad inizio settimana le province di Milano e Monza Brianza.


La GRANDINE GROSSA e i DOWNBURST
In situazioni di questo tipo sono elevate le probabilità di grandine di grosse dimensioni (fino a 8-10 cm di diametro) associate a forti raffiche di vento fino a 120-130 km/h, chiamate in gergo downburst. Quest'ultimo, definito anche come raffica discendente, è un fenomeno meteorologico che consiste in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale. Le folate possono raggiungere velocità molto elevate, anche superiori ai 100 km/h.
Il transito dell'ultimo fronte sarà ora accompagnato da un significativo calo delle temperature, stavolta non solo al Nord: da Mercoledì 26 le colonnine di mercurio scenderanno anche sul resto del Paese (escluse solo le due Isole Maggiori e la Calabria). Attenzione però, come mostra la mappa qui sotto, avremo ancora il rischio di supercelle al Nord Est tra Veneto e Friuli Venezia Giulia tra sera e notte.Zone a rischio supercelle
Zone a rischio supercelle

Poi le condizioni meteo andranno via via stabilizzandosi su buona parte del Paese grazie al ritorno dell'alta pressione. Questi eventi però ci ricordano che il clima sta cambiando e che in futuro dovremo affrontare sempre più spesso fenomeni di questo tipo a causa di un maggior riscaldamento dell'atmosfera che provoca un aumento dell'evaporazione e di conseguenza un aumento dell'energia potenziale in gioco per l'innesco di queste immense celle temporalesche.