
Questi nuovi segnali indicano velocità consigliate, non obbligatorie: non si tratta quindi di limiti da rispettare sotto pena di multa, ma di suggerimenti pensati per incoraggiare una guida più prudente e attenta, soprattutto in tratti considerati sensibili: vicino a scuole, curve pericolose, attraversamenti delicati.
Il principio è semplice, ma rivoluzionario: educare invece di imporre. La scelta finale spetta al guidatore, che viene messo nella condizione di valutare il contesto e decidere responsabilmente.
Attualmente, i cartelli con bordo verde sono stati introdotti in Paesi come Francia, Regno Unito e Spagna, ma è probabile che presto anche altri Stati seguiranno l’esempio, Italia compresa.
Anche da noi, in realtà, esistono segnali che indicano velocità consigliate, come i cartelli quadrati blu con numeri bianchi. Tuttavia, il bordo verde potrebbe rivelarsi una soluzione più efficace: il colore attira maggiormente l’attenzione e comunica con immediatezza che si tratta di un’informazione utile, non di un obbligo.
Questa nuova segnaletica rappresenta una svolta nella gestione della sicurezza stradale: al centro non c’è più la sanzione, ma la collaborazione tra istituzioni e cittadini. L’obiettivo è costruire una cultura della responsabilità, in cui il guidatore non subisce regole, ma partecipa attivamente alla sicurezza comune.
Se adottati su scala più ampia, questi cartelli potrebbero anche favorire una maggiore uniformità della segnaletica a livello europeo, rendendo la circolazione più chiara e intuitiva per tutti.