Cerchiamo dunque di delineare meglio le prospettive su precipitazioni e temperature per la prossima settimana.
Da ormai diverse settimane il nostro Paese è preda di una "palude barica", una sorta di vasta area di bassa pressione che favorisce la formazione e il transito di tanti fronti instabili ricchi di precipitazioni che dal Nord Europa raggiungono facilmente il bacino del Mediterraneo. Stiamo facendo finora i conti con il lato più capriccioso della primavera, ovvero quello più variabile, caratterizzato da frequenti cambi del tempo, con il rapido passaggio da un tiepido sole a improvvisi acquazzoni e, addirittura, a temperature piuttosto fredde. Cosa del tutto normale in questa fase stagionale, niente di straordinario, anche se negli ultimi anni ci eravamo abituati fin troppo bene, con estati sempre più precoci (aprile 2020 è stato uno dei più caldi di sempre).
Dopo un weekend che ci farà assaporare profumi quasi estivi, ma che si rivelerà sostanzialmente un fuoco di paglia, questo trend piuttosto dinamico riprenderà all'inizio della prossima settimana: da lunedì 26 aprile, data importante per le diverse riaperture con cui ripartirà il nostro Paese, il passaggio di una profonda depressione atlantica provocherà tante piogge e temporali soprattutto sule nostre regioni settentrionali. A causa dello scontro tra l'aria più fresca e instabile in quota e quella più umida e calda presente nei bassi strati non sono da escludere fenomeni particolarmente intensi con grandinate in particolare su Lombardia, Liguria, Veneto ed Emilia Romagna. Tra martedì 27 e mercoledì 28 il peggioramento si estenderà a buona parte delle regioni del Centro dove si avvertirà anche un deciso calo delle temperature con valori ben sotto le medie climatiche di riferimento.
Da giovedì 29 in avanti dovrebbe invece profilarsi una rimonta dell'alta pressione africana: se ciò dovesse venir confermato è lecito attendersi una seconda parte di settimana decisamente più soleggiata e soprattutto più calda su buona parte dell'Italia. Vista l'origine della massa d'aria, l'interno del Deserto del Sahara, sulle due Isole Maggiori e sulla Puglia si potranno raggiungere picchi massimi di temperatura fin verso i 30°C; un vero e proprio anticipo d'estate.