Ciò in termini più semplici significa che la presenza de “El Nino”, ad oggi, è DEBOLE. Quando l'aumento non è accentuato gli effetti non vengono definiti così eclatanti, ma si ripercuotono solo nelle vicinanza dell'Oceano (le alluvioni che si stanno registrando in Brasile). Attenzione però: il dato emerso del riscaldamento delle acque potrebbe subire ancora cambiamenti. Perché? Non è detto che nei prossimi giorni o settimane non ci sia un ulteriore riscaldamento.
Semmai dovesse andare in questa direzione (con valori di superficie oltre i 0.5°C-0.8°C), ovvero, la temperatura dovesse aumentare, ci aspettiamo variazioni importanti anche sul clima Europeo e in modo particolare quello italiano nei mesi a venire.
Quali ripercussioni? Negative! Sull'Italia si potrebbe instaurare un regime alto-pressorio determinato dall'insistenza dell'Anticiclone Sub-Tropicale che scatenerà una serie di ONDATE DI CALDO RECORD con valori anche oltre i 40°C. Da aggiungere gli alti tassi di umidità che provocherebbero afa e caldo tropicale. Seguiremo con attenzione l'andamento di questo fenomeno. Come sopra detto, le nostre sorti (specie quelle dell'estate prossima) dipendono anche da questo.
Diversi sono stati i casi in passato in cui abbiamo riscontrato anomalie positive sull'Europa a causa del "El Nino". Non a caso, la stagione estiva del 2003 e quella del 2014 sono state eccessivamente calde.