Ottenuto un superbatterio immune ai Virus, vediamo di cosa si stratta


Ottenuto un superbatterio immune ai Virus, vediamo di cosa si stratta

Ottenuto un superbatterio immune ai Virus

Ottenuto un superbatterio immune ai Virus
Dopo tre anni di pandemia da Covid-19, un virus ad RNA la cui diffusione avviene tramite via aerea, gli scienziati hanno compreso la necessità di avere ulteriori armi per combattere i virus già esistenti, utilizzando anche dei particolari batteri: per questo è stato ottenuto un superbatterio immune ai virus.

La ricerca, come riportato dall'Ansa, è stata condottata dalla Harvard Medical School di Boston guidati da Akos Nyerges, la quale ha reso nota la scoperta pubblicandola sulla rivista specializzata Nature. Il tutto parte dall’idea di voler ingegnerizzare il codice genetico per renderlo studiabile e conoscere come avvengono le infezioni virali e il trasferimento di informazioni genetiche da parte del virus.

Gli scienziati hanno adoperato un ceppo modificato tramite la biologia sintetica, reso immune alle infezioni virali già presenti in natura. La loro attenzione in seguito è ricaduta sul tRNA: quest’ultimo, anche detto RNA transfer, ha il compito di percepire le informazioni contenute nel DNA e di trasportare gli aminoacidi, riconoscendo un codone specifico a livello dei ribosomi durante la sintesi proteica. I ricercatori hanno sostituito i tRNA dei virus con dei tRNA creati artificialmente, ai quali sono stati sostituiti amminoacidi errati, eliminando il codone TCG insieme al suo codone gemello TCA.

In tale modo i virus, una volta a contatto con l’organismo ospite, hanno portato quest’ultimo a produrre proteine non funzionanti che impediscono al virus di replicarsi. Il superbatterio ha la capacità di impedire il trasferimento del materiale genetico modificato in un altro organismo, in quanto il virus non si può replicare o continuare ad infettare le cellule, perché potrebbe generare proteine non funzionanti e mal ripiegate ed inoltre il virus non si può replicare o continuare ad infettare le cellule.

Come riportato sulla rivista Nature, tale studio può diventare una nuova strategia per rendere ogni organismo resistente ai virus presenti in natura ed inoltre impedire che le informazioni genetiche di organismi geneticamente modificati possono essere essere trasportate oltre.