Facciamo il punto della situazione tracciando una tendenza per capire soprattutto dove servirà un ombrello a portata di mano.
Osservando lo scacchiere europeo emerge come un ciclone, ricolmo di aria instabile, si sposterà nel corso del prossimo fine settimana dalla Penisola iberica fin verso il nostro Paese. Nel suo incedere, esso richiamerà a sé forti venti di Scirocco i quali, attraversando il Mar Mediterraneo, si caricheranno ulteriormente di umidità, fornendo l'energia necessaria per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche.
Con quali conseguenze? Nella giornata di sabato 28 occhi puntati sulle due Isole maggiori; sulla Sicilia, ma soprattutto sulla Sardegna (settori orientali in primis), dove avremo un elevato rischio di veri e propri nubifragi. Sono attesi abbondanti quantitativi d'acqua al suolo in poche ore, con punte anche oltre i 150 mm, per cui non è affatto da escludere il pericolo di allagamenti, frane e alluvioni lampo.
Ombrelli a portata di mano anche al Nordovest, segnatamente tra Piemonte, Liguria e Lombardia occidentale con neve (alpi piemontesi e Valle d'Aosta) intorno ai 1000/1200 metri di quota.
Domenica 29 novembre il ciclone si porterà sul mar Tirreno, innescando una pesante ondata di maltempo su buona parte delle regioni centro-meridionali e, ancora, sulle due Isole maggiori, con rovesci temporaleschi a tratti molto intensi specie sulla Sicilia e sui settori ionici di Calabria e Basilicata. Possibili nevicate sugli Appennini, sia pure con fiocchi solamente oltre i 1800/1900 metri di quota.
Più ai margini il Nord, dove ci aspettiamo comunque cieli coperti, anche se con basso rischio di precipitazioni. Da segnalare, nel pomeriggio e in serata, l'ingresso della Bora sul medio e alto adriatico e ciò contribuirà ad acuire la sensazione di freddo.