Dopo un mercoledì 1 dicembre con le prime avvisaglie dell'arrivo del fronte perturbato, la situazione andrà ulteriormente aggravandosi nel corso della successiva notte, preludio a un giovedì 2 dicembre assai perturbato per il Paese: già dalle prime luci del giorno nubi minacciose e piogge interesseranno, oltre alla Sardegna, anche gran parte del Centro, nonché, salendo verso Nord, la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Triveneto, con la neve destinata a scendere sui rilievi alpini a quote intorno ai 7/900 metri.
Il tempo sarà poi destinato a peggiorare ulteriormente tra il pomeriggio e la sera soprattutto sul comparto tirrenico del Centro e sulla Campania dove ci attendiamo forti temporali e locali nubifragi specie sul Lazio meridionale e sui litorali campani. La neve scenderà sui rilievi appenninici intorno ai 1200-1400 metri.
A fine giornata, se la situazione andrà migliorando su tutto il Nord, fatta eccezione per qualche piovasco residuo in Emilia Romagna, lo scenario continuerà a mantenersi piuttosto instabile sul resto del Paese, con rischio di forti piogge specie tra i litorali campani e la Calabria settentrionale.
Un miglioramento un pochino più marcato non avverrà peraltro prima di venerdì 3 dicembre quando tornerà il bel tempo subito al Nord e, nel corso della giornata, anche sulle regioni tirreniche del Centro.
Il contesto meteo continuerà peraltro a restare capriccioso sul medio e basso Adriatico e praticamente su tutte le regioni meridionali.
Attenzione soprattutto alla quota neve che potrà scendere localmente al di sotto dei 700 metri sugli Appennini abruzzesi e molisani e intorno ai 1200/1300 metri su quello meridionali.