Martedì 24 il fronte freddo abbandonerà molto rapidamente il Nordest e gran parte del Centro, settori in cui già dal mattino il sole riuscirà gradualmente ad imporsi. Una residua instabilità, invece, rimarrà ad appannaggio del Sud, interessando in particolare il basso Adriatico, la Calabria meridionale e le aree più settentrionali della Sicilia. Qui il tempo migliorerà definitivamente poi nel corso del pomeriggio.
Quanto alle temperature è atteso un generale rialzo nei valori massimi sui settori centro-settentrionali, mentre caleranno un po' al Sud, specie sulla Sicilia per effetto di venti più freschi di Maestrale che sostituiranno quelli più caldi sciroccali.
Ma il ritorno del sole sull'Italia sarà nuovamente interrotto dall'arrivo di una nuova perturbazione attesa per la giornata di mercoledì 25. La riapertura degli ombrelli sarà d'obbligo al Nord specie sui comparti più orientali, sulla Toscana settentrionale e poi ancora sui settori montuosi umbro-marchigiani, con alcune piogge che potranno estendersi fin verso le zone interne e costiere delle Marche. Tra il pomeriggio e la serata, anche questa perturbazione scivolerà rapidamente verso sud, coinvolgendo anche le coste centrali tirreniche, l'Umbria, il Lazio, fino alla Campania con fenomeni sparsi e localmente temporaleschi. Nel contempo ci sarà un miglioramento su tutte le regioni settentrionali.
Giovedì 26 la perturbazione si allontanerà lasciando tuttavia dietro di sé un tempo incerto sulle coste campane e calabresi, ma anche su quelle adriatiche e ioniche della Puglia. Sole con qualche nuvoletta di passaggio invece sul resto d'Italia in un contesto climatico gradevole di giorno e relativamente fresco di notte.
Attenzione anche alle prime dense foschie in possibile sviluppo sulle pianure del Nord e nelle vallate alpine.
Volgendo lo sguardo ulteriormente in avanti, ecco che da venerdì 27 e fino a tutto il successivo weekend, la pressione dovrebbe rimanere discretamente livellata sul nostro Paese con un tempo tutto sommato tranquillo, salvo per qualche lieve disturbo al Nord, in particolare sui settori alpini.