L'alta pressione attualemente presente sull'Italia ci garantirà tempo stabile fino a martedì 19, salvo qualche residuo disturbo a ridosso della Sicilia. Il tutto inoltre sarà condito da un un contesto climatico anche assai gradevole, segnatamente nelle ore centrali del giorno e nel pomeriggio.
Da mercoledì 20 però l'alta pressione inizierà a perdere energia sotto l'incalzare di una perturbazione atlantica preceduta da un richiamo di correnti molto umide. Saranno proprio quest'ultime a provocare i primi segnali di un peggioramento che sarà caratterizzato da un graduale aumento delle nubi su gran parte del Nord e sulla Toscana. Tra il pomeriggio e la serata non sono da escludere pure le prime deboli piogge, a carico soprattutto della Liguria di centro-levante e dei settori alpini e prealpini.
Sarà questo il preludio a un giovedì 21 dove l'atmosfera si farà sempre più grigia su gran parte delle regioni settentrionali e sul comparto tirrenico del Centro. Piogge anche sotto forma di rovescio potranno interessare tutto il comparto alpino e prealpino, le alte pianure del Triveneto, dell'alta Lombardia e molti angoli della Liguria centrale e di Levante. Fenomeni sparsi, seppur meno intensi, sono attesi pure sulla Toscana, in Umbria, nel Lazio e, verso sera, anche sulla Campania settentrionale. Più asciutto e a tratti soleggiato il meteo all'estremo nordovest, sulla Sardegna e su tutto il resto del Sud.
La perturbazione proseguirà poi il suo viaggio lungo il nostro Paese in quel di venerdì 22 quando andrà a concentrare i suoi maggiori effetti sull'estremo Triveneto, su gran parte del Centro e su alcuni tratti della Sicilia, muovendo poi velocemente il suo baricentro sempre più a Sud nel prossimo weekend.
Nel corso del fine settimana, mentre al Nord e al Centro il tempo sarà già tornato tranquillo con il sole di nuovo grande protagonista, le regioni del Sud dovranno fare i conti con un contesto piuttosto incerto, specialmente sabato.
Stante tuttavia la distanza in sede previsionale, sarà necessario attendere ulteriori conferme.