A tal proposito, va prestata attenzione ad alcuni tratti stradali a ridosso dei rilievi alpini e prealpini dove le temperature hanno fatto registrare un decisa diminuzione, grazie anche al rasserenamento notturno e alla conseguente dispersione di calore, andando sotto lo zero e stanno tutt'ora provocando la formazione di strati ghiacciati.
Ma se al Nord il tempo sta progressivamente migliorando, non si può certamente dire lo stesso per le nostre regioni centro-meridionali.
Già nel corso della seconda parte della mattinata piogge diffuse interesseranno soprattutto il Lazio, l'Abruzzo, le Marche, il Molise e poi ancora la Campania, la Puglia, la Calabria tirrenica e le due Isole maggiori. Sul versante tirrenico ci sarà anche il rischio di qualche temporale, non da escludere anche in città come Roma, Napoli e Reggio Calabria.
Attenzione poi alla neve sulla dorsale appenninica: su quella centrale e sui rilievi sardi potrà scendere anche a quote molto basse (5/600 metri), mentre su quella meridionale intorno agli 8/900 metri.
Per vedere un contesto meteorologico più tranquillo bisognerà invece salire verso Nord dove gli unici disturbi saranno a carico del comparto alpino, specie quello di confine, con la neve che potrà addirittura cadere fino a quote bassissime se non fino in valle, mentre deboli piogge potranno bagnare ancora una volta il Friuli Venezia Giulia.
Nel corso del pomeriggio e della serata un reiterato maltempo interesserà ancora le regioni centro-meridionali, ma con un maggior coinvolgimento anche del settore adriatico centrale. Continueranno inoltre piogge battenti sulla Campania e poi sulla Calabria dove saranno possibili anche dei nubifragi lungo le coste.
E ci penserà poi ancora la neve a provocare alcuni disagi alla circolazione stradale sui rilievi centro-meridionali in quanto potrà cadere ancora a bassa quota, fino a 4/500 metri su quelli centrali e mediamente intorno ai 700 metri al Sud.