Ebbene, questo trend verrà confermato anche nel corso della prossima settimana, che vedrà un inizio perturbato e ricco di rovesci temporaleschi; successivamente, l'Italia si troverà quasi spaccata in due dal punto di vista meteorologico, divisa tra nuove perturbazioni atlantiche al Nord e un'ingerenza sempre più marcata dell'anticiclone africano al Centro e soprattutto al Sud.
Quest'anno la primavera è stata pesantemente condizionata da una particolare configurazione sinottica a livello europea: tra Isole Britanniche e Islanda continua infatti a permanere una vasta area di bassa pressione che invia fronti temporaleschi a più riprese fino alle nostre latitudini. Per questo motivo converrà tenere a portata di mano un ombrello anche all'inizio della prossima settimana quando, almeno fino a mercoledì 19, una serie di impulsi instabili investiranno il nostro Paese, anche se non tutto: massima attenzione, in particolare, andrà prestata alle regioni del Nord dove resterà elevato il rischio di forti rovesci temporaleschi, specie durante le ore pomeridiane, accompagnati anche da locali grandinate.
In questo contesto perturbato, anche le temperature si manterranno gioco forza sotto tono, ancora leggermente sotto le medie climatiche di riferimento, con valori che faticheranno molto a portarsi sopra i 20/22°C, ad esclusione del Sud e delle due Isole maggiori dove potremo invece avvertire i primi segnali di un cambiamento.
Gli ultimi aggiornamenti della nostra APP ufficiale confermano poi, da giovedì 20 maggio, un deciso ribaltone grazie all'avanzata, finalmente decisa, dell'anticiclone africano, il quale riuscirà ad impadronirsi di buona parte del bacino del Mediterraneo.
Tutto risolto? Non esattamente. Lo scudo anticiclonico non riuscirà verosimilmente a distendersi in maniera granitica anche al Nord ed infatti già nel corso del weekend del 22/23 maggio una nuova perturbazione atlantica potrebbe riuscire a far breccia nell'alta pressione, con il rischio di forti temporali e piogge intense. Naturalmente, la distanza temporale elevata consiglia di restare piuttosto cauti e non permette di scendere nei dettagli, tuttavia, questo potrebbe essere il trend che ci attende fino alla fine del mese, con un'Italia spaccata letteralmente in due a causa di un anticiclone ancora troppo timido e altalenante.