Con il termine "frustata" intendiamo proprio l'ingresso irruento e veloce del freddo. La cartina qui sotto, del Centro Europeo, mostra proprio le correnti d'aria di origine artica (colore azzurrino) in discesa dalla Scandinavia, pilotate da una vasta depressione centrata sull'Europa orientale (indicata con la lettera "B").
Si tratta a tutti gli effetti di una configurazione più di stampo invernale che primaverile, con le masse d'aria più fredde e instabili che concluderanno la loro corsa nel bacino del Mediterraneo, tuffandosi direttamente dalla Porta della Bora. E' lecito attendersi una fase decisamente movimentata, con elevata probabilità di precipitazioni e con un generale calo delle temperature.
Considerando il previsto calo termico, tornerà anche la neve sugli Appennini, con fiocchi entro la serata a partire dagli 8-900 metri di quota. Le precipitazioni si estenderanno nel corso della giornata anche alle zone interne di Toscana e Lazio.
Qualche pioggia sarà ancora possibile poi nella primissima parte di Martedì 28, in particolare al Sud e in Sicilia: poi ci sarà spazio per un rapido miglioramento sul fronte meteo, anche se le temperature subiranno un drastico calo anche per via dei venti intensi dai quadranti settentrionali. Specie sulle pianure del Nord e nelle zone interne del Centro al primo mattino ci sarà da battere i denti con valori vicini agli 0°C.
Successivamente, l'anticiclone tornerà a riconquistare lo spazio perduto, distendendosi sul bacino del Mediterraneo: ecco che è lecito attendersi una maggiore stabilità atmosferica, con temperature in aumento, specie nei valori massimi, almeno fino a Giovedì 30.
Per la fine mese le incertezze aumentano: non è da escludersi, infatti, una nuova perturbazione fredda con il rischio di un'altra fase di maltempo da Venerdì 31.
Di questo avremo tuttavia modo di riparlare nei nostri prossimi approfondimenti: vi terremo aggiornati.