Dall'analisi delle nuove mappe del Centro Europeo con le proiezioni fino a 40 giorni emerge un importante fattore climatico che segnerà proprio l'avvio di Giugno e su cui, in generale, le proiezioni dei modelli atmosferici concordano: all'inizio del prossimo mese pare prevalere un'anomalia positiva nel campo termico con valori diffusamente oltre le medie del periodo (mappa sottostante).
In soldoni: farà più caldo rispetto alla media.
Molto probabilmente dovremo quindi fare i conti con il famigerato anticiclone africano. La conseguenza più diretta si avrebbe proprio sulle temperature, con anomalie termiche positive di circa +2/3°C rispetto alla media climatica di riferimento (1993-2016).
Due gradi in più potrebbero sembrare pochi, ma nella pratica ciò rischia di tradursi in una corposa ondata di caldo con temperature massime fin verso i 32/33°C: insomma, si realizzerebbero le classiche fiammate africane sempre più frequenti negli ultimi anni. Una soglia termica che, unita anche alla quantità di umidità presente nell'aria (AFA), fa la differenza tra il benessere e i primi segnali di disagio.
Più difficile, al momento, dire se ci saranno o meno i classici temporali di calore che contraddistinguono solitamente la parte finale della primavera e poi la stagione estiva. Non sono da escludere, tuttavia, infiltrazioni di aria più fresca dal Nord Europa, pronte a destabilizzare l'atmosfera provocando rovesci temporaleschi, anche a cavallo del Ponte del 2 Giugno.
Tuttavia, lo ribadiamo, questo genere di fenomeni sono tanto rapidi nello svilupparsi, quanto nel dissolversi e quindi non destinati a precludere/rovinare un'intera giornata.